CUNEO - L’economia dei distretti in Piemonte regge la crisi: export 2021 vicino ai livelli pre-Covid

Positivi i numeri dell’istituto di ricerche di Intesa Sanpaolo. Le esportazioni dei dodici distretti nell’ultimo anno totalizzano 11 miliardi, in crescita del 15,6%

19/04/2022 11:07

L’edizione annuale del Monitor dei Distretti del Piemonte curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo vede la luce in un momento di incertezza geopolitica, l’export 2021 denota tuttavia una notevole capacità di ripresa delle imprese distrettuali.
 
Con 11 miliardi di euro di esportazioni (+15,6% vs 2020) è stata quasi colmata la distanza rispetto al 2019, quando la pandemia non si era ancora diffusa. Di fatto, mancano 387 milioni, dovuti in larga misura alla ripresa più lenta del comparto Moda. Il contributo del quarto trimestre 2021 è stato positivo: +13,1% rispetto allo stesso periodo 2020. Spiccano in positivo i distretti agro-alimentari piemontesi, che sui mercati esteri hanno conseguito risultati migliori rispetto ai distretti alimentari italiani (+13,5% rispetto al 2020 vs +9,2%) e hanno superato abbondantemente anche i livelli di export del 2019 (+17,3%), anche in questo caso facendo meglio dei distretti agro-alimentari italiani.
 
In forte ripresa anche la Meccanica distrettuale piemontese (+13,4%), leggermente meglio dei distretti della meccanica italiani (+12,9%), con performance positive rispetto al 2020 per tutti i distretti. Il recupero rispetto ai livelli 2019 non è tuttavia ancora completo (-7%), diversamente da quanto si osserva per la meccanica distrettuale italiana (+0,1%). Segnali di recupero emergono per le esportazioni del Sistema Moda (+20,5%), in crescita rispetto al 2020, nonostante restino lontani i livelli di export registrati nel 2019.
 
Rispetto al 2020, appare buono l'andamento delle esportazioni distrettuali piemontesi sia sui mercati maturi (+11,4%) che sui nuovi mercati (+25,4%). Se consideriamo, invece, l'andamento delle esportazioni rispetto al 2019 emergono sostanziali differenze: le esportazioni verso i nuovi mercati si collocano sopra i livelli pre-crisi, mentre le esportazioni verso i mercati maturi risultano in calo. Molto positiva la performance sui mercati esteri dei poli tecnologici piemontesi. Il Polo ICT di Torino si colloca per il 29,2% oltre i livelli 2020 e per il 24,2% oltre i livelli 2019. Il Polo aerospaziale del Piemonte registra esportazioni in crescita del 45,1% rispetto al 2020 e del 14,1% rispetto al 2019.
 
Per quanto concerne l’interscambio con Russia e Ucraina, la somma dei due paesi rappresenta il 2,8% dell’export distrettuale piemontese e lo 0,4% dell’export dei poli tecnologici piemontesi. Il distretto maggiormente esposto è quello del Caffè, confetterie e cioccolato torinese. Sopra la media dei distretti piemontesi si collocano anche la Rubinetteria e valvolame di Cusio-Valsesia, i Vini delle Langhe, Roero e Monferrato e le Macchine tessili di Biella.
 
Il commento di Stefano Cappellari, direttore regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo: “Le imprese nel 2021 hanno realizzato un buon recupero. Nello scenario attuale i rischi più rilevanti provengono dal fronte energetico. Nell’immediato abbiamo attivato due misure straordinarie: un finanziamento a 18 mesi con 6 mesi di pre-ammortamento destinato a coprire il costo delle bollette, e un servizio di consulenza per la copertura dai rischi di variazione del prezzo dell’energia e del gas. Inoltre, stiamo intervenendo a sostegno delle imprese esportatrici verso Russia e Ucraina”.
 
“Il sistema delle filiere, elemento chiave della nostra economia, - continua Cappellari - è stato uno dei principali fattori di resilienza nella fase di crisi, così come oggi possono essere un propulsore della diffusione della tecnologia, della digitalizzazione e verso un modo di produrre più sostenibile. Il nostro Gruppo oggi è vicino alle Imprese nel sostenerle negli investimenti e siamo in grado di fornire finanziamenti con durata molto lunga, fino a 20 anni, come ad esempio il finanziamento SACE Green, che consente di finanziare gli investimenti nell’ambito della sostenibilità. Non dimentichiamo però che il PNRR rappresenta la più grande opportunità per l’Italia per realizzare un vero turnaround e avviare un percorso di crescita sostenibile e trasformazione strutturale del sistema economico e produttivo. Ma occorrono coordinamento, informazione e supporto. Per questo motivo abbiamo predisposto una piattaforma attraverso la quale aziende grandi e piccole possono accedere ai bandi disponibili e ricevere consulenza nella presentazione dei progetti, con la prospettiva di poter contare su risorse aggiuntive che Intesa Sanpaolo ha stanziato attraverso un piano straordinario da 400 miliardi di euro”.

c.s.

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