CUNEO - Levaldigi vuole decollare: un piano per arrivare a 300mila passeggeri nel 2025

Il volo per Roma e la partnership con SkyAlps sono i primi tasselli. Previsti 160 milioni di investimento in cinque anni: “Ma non vogliamo dipendere dai sussidi”

Andrea Cascioli 27/07/2023 18:30

Centosessanta milioni di investimento, comprese le opere pubbliche, nei prossimi cinque anni: l’aeroporto di Cuneo ha ancora voglia di volare e il piano presentato da Geac, la società che gestisce lo scalo di Levaldigi, si pone l’obiettivo di andare al di là della mera sopravvivenza.
 
Le direttrici su cui si punta sono molteplici e si conta sull’aiuto degli investitori, oltre che delle istituzioni: “La riqualificazione ha bisogno della disponibilità delle istituzioni, ma non vogliamo dipendere da loro” assicura l’amministratore delegato Georges Mikhael. Così come l’ambizione di diventare un hub cargo non porterà alla cancellazione delle rotte per i passeggeri: “L’aeroporto sarà sempre un polo di attrazione per il turismo e per i passeggeri. Il trasporto cargo si svilupperà negli anni a venire” dice il presidente Paolo Merlo. Il problema, ammette l’ad, è che “l’aviazione commerciale da sola non porta sostenibilità economico-finanziaria a questo scalo”. Per questo l’aeroporto è pronto a sfruttare tutte le possibilità che la sua posizione gli assicura, compresa quella di diventare un polo energetico per i comuni limitrofi e per la provincia con il fotovoltaico: entro metà del prossimo anno il tetto del terminal sarà coperto di pannelli fotovoltaici, cosa che consentirà un risparmio energetico pari a centomila euro all’anno. Entro fine 2025 dovrebbero essere ultimate le installazioni di pannelli per 14-15 megawatt di produzione.
 
Il 2025 è l’anno individuato come termine anche per gli obiettivi sul trasporto: “Si punta a una sostenibilità a breve termine, con 300mila passeggeri serviti all’anno” aggiunge ancora Mikhael. L’aeroporto, in questo senso, “può essere uno sbocco per una provincia che ha poche strade e che, nonostante questo, miracolosamente è riuscita a darsi un tessuto industriale e turistico”. Il primo partner individuato in vista di questa evoluzione di mercato è la compagnia altoatesina SkyAlps: oltre a ripristinare il collegamento diretto per Roma, a partire dal 30 ottobre, la compagnia attiverà la sua base manutentiva nello scalo. “Il che significa - spiega Anna Milanese, direttore generale di Levaldigi - che da settembre ci saranno sempre due aerei in manutenzione e questa attività genererà dieci posti di lavoro sullo scalo”.
 
“Siamo una società molto giovane, partita dopo la pandemia dall’acquisto dell’aeroporto di Bolzano con quattro velivoli” spiega il presidente di SkyAlps Josef Gostner: all’inizio la compagnia guardava all’area germanica, ora sta puntando ad affermarsi in Italia e conterà per questo su una flotta di 14 aerei e su un tasso di puntualità entro i 10 minuti del 97%. “I nostri aerei sono meno rumorosi del 50% ed è un grandissimo vantaggio - afferma Gostner -. Un altro punto di forza è il minor consumo di CO2, con 66% in meno di global warming effect”: un tema, quest’ultimo, molto sensibile per l’aviazione. SkyAlps impiegherà a Levaldigi uno staff con un numero fisso di addetti compreso tra i quindici e i venti: “Vedo una grande potenzialità per l’aeroporto di Cuneo, anche a fronte del fatto che i grandi aeroporti sono pieni e sovente i passeggeri sono costretti ad attendere” conclude l’imprenditore altoatesino.
 
SkyAlps sarà official carrier per l’evento Connect Aviation 2024, uno dei più importanti forum internazionali sull’aviazione civile. La ventesima edizione dell’evento, prevista a febbraio del prossimo anno, porterà 700 delegati negli spazi del Lingotto Fiere: il forum è finanziato dalla Regione Piemonte e da Visit Piemonte, con Unioncamere e gli aeroporti di Caselle e Levaldigi come partners. A Cuneo sono in programma escursioni a tema cultura e neve per i delegati, conferma il presidente di Visit Piemonte Beppe Carlevaris.
 
“Confidiamo che la Provincia possa fare la sua parte nonostante i chiari di luna. C’è stato un impegno assunto dal mio predecessore, il presidente Borgna, con il compianto Amilcare Merlo” commenta il presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo, senza nascondersi le difficoltà: “La Provincia ha già investito sullo scalo, proprio perché ha sempre considerato l’infrastruttura strategica”. Anche la Regione è pronta a fare la sua parte, fa sapere il presidente Alberto Cirio: “Oggi parliamo di un progetto chiaro e concreto, che aprendosi al settore cargo interpreta un ruolo decisivo per tutto ciò che concerne la logistica. Siamo il retroporto naturale di Genova e Savona e con Terzo Valico e Tav i grandi flussi di merci si incroceranno in Piemonte”. Il sostegno economico promesso “non è un sussidio per permettere all’aeroporto di non morire: si tratta di un investimento, di un rilancio reale di una struttura che dobbiamo salvaguardare”.
 
Ora c’è da passare l’esame dell’Enac, dove il piano di sviluppo verrà presentato entro dicembre: l’obiettivo è realizzare gli investimenti entro il 2029, per il centenario dello scalo.

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