CUNEO - L’ex residenza Bisalta di Borgo Gesso come sede dei funerali laici? Il sindaco Borgna: ‘Ci stiamo lavorando’

L’obiettivo è arrivare entro fine mandato a individuare una sede per la ‘sala del commiato’, oggetto in questi mesi di una raccolta firme nel capoluogo

a.c. 23/09/2020 19:55

 
“La realizzazione della ‘sala del commiato’ al momento non è nel piano delle opere ma ci stiamo lavorando. Mi piacerebbe dare una soluzione concreta a questo bisogno di molte famiglie entro la fine del mandato”: così il sindaco di Cuneo Federico Borgna ha replicato all’ordine del giorno sul tema della ‘sala del commiato’ presentato nel corso dell’ultimo Consiglio comunale da Cuneo per i Beni Comuni.
 
Ad illustrare la proposta è stato il consigliere Nello Fierro, il quale ha ricordato come il tema sia già stato discusso in passato, prima che tornasse d’attualità con la campagna di raccolta firme #Cuneolaica lanciata da Radicali e Uaar (Unione degli Atei e Agnostici Razionalisti). “Cinque o sei anni fa ci era stato indicato come possibile luogo l’ex residenza Bisalta a Borgo San Giuseppe, poi quel progetto è sparito dai radar” ha sottolineato Fierro, venendo però rassicurato dal primo cittadino: “Il progetto della residenza Bisalta non è tramontato, c’è un piano di rigenerazione per quell’area”.
 
La ‘sala del commiato’ è una soluzione offerta a chi desidera avere uno spazio alternativo agli edifici sacri per la celebrazione dell’ultimo saluto. La richiesta può essere fatta da un familiare del defunto o da chiunque ne abbia titolo e l’accesso è assicurato a tutti a prescindere dalle condizioni economiche. Non tutti gli spazi però si prestano ad essere adibiti a questa funzione. La legge richiede infatti il rispetto di norme igienico-sanitarie ben precise e di canoni di costruzione molto rigidi.
 
Al momento a Cuneo manca tuttora uno spazio di questo genere e questo, ha spiegato il consigliere di Centro per Cuneo Valter Fantino, è motivo di rammarico anche nella maggioranza: “Nei cinque anni in cui sono stato assessore ai Lavori pubblici era un tema a me molto caro, per combinazioni varie purtroppo non si è riusciti a trovare un contesto adatto”.
 
Dopo la discussione l’ordine del giorno che impegna la giunta a individuare una sede per la ‘sala del commiato’ entro la fine del mandato è passato all’unanimità, con 28 favorevoli su 28 presenti.

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