CUNEO - 'L’immigrazione ci costa 5 miliardi all’anno, la corruzione 70': a Cuneo il sit-in di Radicali e Sardine

I manifestanti, radunati all'imbocco di via Roma, hanno preso netta posizione contro il rifinanziamento della Guardia Costiera libica: 'Un provvedimento che gronda sangue'

a.d. 18/07/2020 18:28

L’immigrazione ci costa 5 miliardi all’anno, la corruzione 70. Parlano i numeri: il Governo dovrebbe iniziare ad occuparsi dei veri problemi di questo paese, invece di pensare esclusivamente alla ricerca del consenso”. Lo ha detto Filippo Blengino, segretario dei Radicali di Cuneo, durante la manifestazione organizzata alle 17 di oggi, sabato 18 luglio, all’imbocco di via Roma, cui aderivano anche le Sardine cuneesi. Un sit-in sul tema dell’immigrazione, con cui i referenti dei Radicali della Granda hanno voluto sfatare quelli che secondo loro sono alcuni “miti”: la manifestazione era intitolata non a caso “Tutto quello che sai sull’immigrazione è falso”. 
 
I manifestanti hanno distribuito alcuni “mini-dossier” per analizzare alcune di queste convinzioni: “Gli immigrati ci invadono? No. - si legge sul volantino - Nell’Unione Europea solo il 7% della popolazione è costituito da immigrati. In tutta l’Unione Europea, rispetto al 2008 i permessi di soggiorno per lavoro concessi a extracomunitari sono diminuiti dell’8%”. E poi ancora “Non è vero che ospitiamo i migranti in albergo. I centri di accoglienza straordinaria sono strutture temporanee cui il Ministero dell’Interno ha fatto ricorso dal 2014”. Secondo i Radicali, poi, è falsa la tesi secondo cui le spese per l’immigrazione tolgono risorse per il welfare: “I costi complessivi sono inferiori al 2% della spesa pubblica, e gli stranieri sono in gran parte contribuenti”. Un cenno, sul “mini-dossier”, anche per il tema del terrorismo: “Le vittime del terrorismo di matrice islamica nell’Europa occidentale sono meno dell’1% del totale. I paesi più colpiti sono Afghanistan, Iraq, Nigeria, Siria, Niger e Somalia. Inoltre in Italia i musulmani sono meno di un terzo del totale degli stranieri, in Europa solo il 5,8% della popolazione è di religione islamica”. Sui volantini erano poi riportate le richieste di abrogazione dei decreti Salvini, di reintroduzione della protezione umanitaria e della riattivazione del sistema SPRAR.
 
Durante il sit-in i manifestanti hanno poi preso netta posizione contro il rifinanziamento alla Guardia Costiera libica, votato a larga maggioranza dal Governo italiano giovedì 16 luglio: “Un partito che vota a favore di un provvedimento simile non è degno di farsi chiamare democratico. - ha detto Blengino riferendosi al PD - Con questa decisione andiamo a finanziare gli aguzzini che continuano a rinchiudere i migranti in veri e propri campi di concentramento”. Presente in via Roma anche Igor Boni, presidente nazionale dei Radicali: “Stiamo finanziando dei criminali, questo provvedimento gronda sangue: non in senso figurato, ma letterale. I cosiddetti ‘campi di accoglienza’ libici sono semplicemente dei lager. Io credo che molti degli elettori di PD e Movimento 5 Stelle si vergognino per questo voto”. Presente anche Ugo Sturlese, del gruppo Cuneo per i Beni Comuni: “Un provvedimento intollerabile”, ha commentato il decano del Consiglio comunale cuneese. 

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