CUNEO - ‘‘L’Italia è ultima in Europa per percentuale di lavoratori nel pubblico impiego’’

I sindacati confederali difendono le ragioni dello sciopero della pubblica amministrazione. Domani due presidi: a Cuneo davanti al PUF e all’ospedale di Verduno

Redazione 08/12/2020 11:39

 
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato delle sigle sindacali confederali sullo sciopero dei dipendenti dell’amministrazione pubblica:
 
Lo slogan di presentazione dello sciopero di mercoledì 9 dicembre è la sintesi di anni di richieste, male, o mai, evase dai governi di turno.
 
Sicurezza, Assunzioni, Contratti, tre tematiche, tre proposte di rinnovamento per garantire ai cittadini servizi degni di essere chiamati tali, realmente utili e efficienti. Il nostro Paese è ultimo in Europa per percentuale di lavoratori occupati nel pubblico impiego, il 5,7% contro il 18,43%, dati OCSE in rapporto alla forza lavoro complessiva. Dati che evidenziano il prezzo da pagare per i tagli decennali al settore, confermati purtroppo nella prima bozza di legge di bilancio 2021, tanti i pensionamenti ordinari e per quota 100, parliamo di 500.000 dipendenti in meno mai rimpiazzati da nuove assunzioni. È evidente a tutti che una pubblica amministrazione in cui scarseggiano le risorse umane significa in pratica liste d’attesa lunghe, uffici meno efficienti, code e burocrazia sempre più incompatibile con le esigenze e i bisogni reali dei cittadini utenti.
 
Rinnovare la pubblica amministrazione significa investire in assunzioni e formazione del personale esistente, significa dare risposte a 195.000 precari che, già oggi, lavorano nel settore, troppi persino per la Commissione europea che ha già avviato una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia, significa rinnovare il contratto nazionale valorizzando le professionalità.
 
Due gli appuntamenti in provincia, in concomitanza con lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori del settore. Le tre sigle sindacali provinciali, Fp Cgil, Fp Cisl, Fp e Pa Uil, organizzano, dalle 10,30 alle 12, due presidi in realtà differenti ma particolarmente simboliche per il nostro territorio.
 
A Cuneo davanti al Palazzo degli Uffici Finanziari in Via S. Giovanni Bosco, una delle operazioni immobiliari nate dalla cartolarizzazione berlusconiana e finita nelle mani delle finanziarie, a Verduno davanti all’entrata del nuovo Ospedale Ferrero, aperto di recente in funzione dell’emergenza sanitaria.
 
le Segreterie provinciali
FP CGIL-CISL FP-UILFPL-UILPA

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