BEINETTE - Lo sfogo di Nicola Dutto, quasi investito in handbike: 'Furgone a velocità folle, ma il limite è dei 30'

I fatti durante un allenamento a Beinette. Il centauro su Facebook: 'In quella zona tanti bambini e anziani, mi auguro che imbecilli del genere vengano sanzionati'

Redazione 17/09/2020 10:47

Uno sfogo duro, non privo di toni coloriti, dopo un incidente sfiorato durante un allenamento in handbike. Lo ha pubblicato sul suo profilo Facebook Nicola Dutto, primo centauro paraplegico a partecipare alla Dakar e a portare a termine la Africa Eco Race, massacrante corsa nel deserto tra Marocco, Mauritania e Senegal. 
 
Costretto su una sedia a rotelle dopo un incidente durante una corsa avvenuto nel 2010, Dutto ha raccontato quanto accadutogli ieri, mercoledì 16 settembre, in una strada della sua Beinette: “Abito in una zona residenziale vicino al Parco di Rifreddo, frequentato da bambini, mamme, anziani; su tutta la strada di accesso vige il limite dei 30 km/h ed è stato posizionato anche un dosso dissuasore di velocità. Oggi pomeriggio verso le 17 esco in handbike per il consueto allenamento, percorrendo via Rifreddo pochi metri dopo il dosso sopraggiunge in senso opposto un furgoncino a velocità folle (ok, non ho il telelaser, ma un poco d’esperienza su velocità e numero di giri motore ce l’ho); lo evito per un pelo, sterzando di lato”. Dutto, sfiorato l’incidente, inveisce contro il conducente del mezzo, che così innesta la retromarcia: "Al posto di chiedere scusa - scrive Dutto - s’arrabbia perché l’ho insultato! Di lì chiaramente insulti reciproci”.
 
Anche nel suo post pubblicato su Facebook, come detto, Dutto non risparmia i toni coloriti: “Mi hai quasi steso, non rispetti i limiti di velocità e dovrei essere anche carino e gentile nel farti notare che hai fatto una mega ca**ata?”. Il centauro beinettese, poi, chiude con una riflessione: “Al di là del fatto in sè, ho imparato a mie spese che molte volte le disgrazie accadono per questioni di centimetri o secondi: se al posto mio ci fossero stati i gruppi di ragazzini che abitualmente transitano in bicicletta? Che cosa sarebbe successo? Mi auguro che i controlli esistenti portino a sanzionare imbecilli del genere”.
 

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