Nessuna sorpresa nella nomina - a questo punto più che probabile - del prossimo presidente del tribunale di Cuneo. Nella seduta di giovedì scorso la quinta commissione del Consiglio Superiore della Magistratura, chiamata ad esprimersi sugli incarichi direttivi, ha indicato il nominativo di Mario Amato tra i quattro candidati a succedere a Paolo Demarchi Albengo. Amato, catanese, classe 1959, è presidente vicario e presidente di sezione penale in Corte d’Appello a Torino. In questa veste si è già espresso su molteplici vicende “cuneesi” come quella, molto recente, relativa al crac Direkta, in cui era imputata anche la madre di Matteo Renzi, Laura Bovoli. La corte ha confermato la sentenza di primo grado, assolvendo con formula piena Bovoli e due dei sei coimputati. Sono tre i competitori del magistrato 66enne nella corsa al vertice del tribunale di piazza Galimberti. Nella rosa figurano anche altri due togati in servizio a Torino: Silvia Casarino, genovese, classe 1969, già giudice di primo grado a Cuneo, oggi consigliera della Corte d’Appello nella sezione lavoro, e Marco Ciccarelli, lodigiano di Codogno, classe 1967, presidente della sezione civile. Il quarto è un cuneese doc, Sandro Cavallo, classe 1963, per lungo tempo in servizio nella sua città e prima ancora a Saluzzo, oggi distaccato presso la commissione esami a Roma. Per titoli e anzianità di servizio Amato era indicato fin da principio come il grande favorito, contro il quale giocava solo l’imminente raggiungimento dell’età pensionabile (l’incarico è quadriennale, rinnovabile per un mandato). La decisione della quinta commissione certifica gli equilibri. Ora la probabile conferma della scelta spetta al plenum del Csm.