Riceviamo e pubblichiamo: Dopo l' ennesimo rinvio in conferenza unificata sulla legge sulla montagna è nostro dovere fare alcune considerazioni. Premettiamo che ci sono aspetti positivi e altri meno. Per una volta partiamo dagli aspetti positivi. Il principale aspetto positivo è che dopo decenni si torna a fare una legge quadro sulla montagna. Era ora. Tutte le forze attente alle esigenze della montagna lo auspicavano. Ci auguriamo che con questa legge si trovino anche nuovi e più ampi fondi per i territori montani, che riguardano tutta l'Occitania italiana (le valli occitane e la Gardia, Guardia Piemontese). La montagna, che in Italia rappresenta la maggior parte del territorio statale, viene finalmente nuovamente messa al centro dell'attenzione politica. Riteniamo positiva anche la riduzione dei comuni considerati montani. Questo aspetto può sembrare assurdo e controproducente ma per noi invece è una nota di merito, meno comuni, molti dei quali considerati montani solo sulla carta, soprattutto dei fondovalli o collinari, significa maggiore attenzione alla montagna vera (e soprattutto maggiore potere contrattuale per i piccoli comuni, che non vengono, così facendo soverchiati dai comuni più grandi, con più forza economica e politica). La nota negativa è che anche nella nuova classificazione alcuni comuni non montani (nelle nostre zone consideriamo il caso della città di Cuneo, o per quanto riguarda Guardia, la città di Reggio Calabria) precedentemente non considerati montani e che ora lo sono. Questo è grave, ci opporremo in tutte le sedi opportune. Come Assemblada Occitana Valades ci auguriamo che si proponga anche una legge organica sui fondi della montagna, che sono molto diversificati e sfaccettati. Siamo convinti che una legge organica sui fondi alla montagna potrebbe addirittura portare a una riduzione della spesa e, sicuramente, a una migliore ridistribuzione delle risorse. Altra nota dolente, che abbiamo già segnalato in precedenti iniziative, è l'abbruciamento dei residui agricoli (come anche altre questioni in contrasto tra regioni e stato), una vera legge organica sulla montagna (come riteniamo che questa legge sia) dovrebbe trattare, consigliando di seguire le linee-guida del governo. Abbiamo sentito dire da Calderoli che “il governo avrebbe ascoltato i comuni montani in merito alla legge” sarebbe ora, visto che finora ne sono stati esclusi. Senza i comuni montani non si può fare una legge sulla montagna. La montagna va difesa, senza se e senza ma. Assemblada Occitana Valades