CUNEO - Mercosur, Coldiretti Cuneo: “Per l’accordo servono reciprocità e maggiori controlli”

Il direttore Goffredo: “Occorre garantire verifiche sul 100% dei prodotti agroalimentari che entrano nei confini europei per assicurarne la sicurezza alimentare”

04/09/2025 14:06

L’accordo con il Mercosur deve essere vincolato a precise garanzie sul rispetto del principio di reciprocità degli standard produttivi e su controlli puntuali su tutti i prodotti agroalimentari che entrano in Europa, se non vogliamo mettere a rischio la salute dei consumatori e il futuro delle filiere agroalimentari”, lo evidenzia Coldiretti Cuneo con riferimento all’adozione, da parte del Collegio dei Commissari UE, dell’accordo di partenariato con il blocco dei Paesi sudamericani. “La previsione di una clausola di salvaguardia, seppur un passo in avanti, non è sufficiente a sostenere le imprese agricole e agroalimentari rispetto ai possibili contraccolpi dell’accordo, poiché non se ne prevede l’attivazione automatica che la renderebbe realmente efficace. Senza dimenticare che non possono esistere compensazioni adeguate rispetto al rischio di devastare il tessuto produttivo europeo”, dichiara Enrico Nada, presidente di Coldiretti Cuneo. Le generiche rassicurazioni della Commissione sull’avvio di iniziative complementari, comprese valutazioni d’impatto sull’allineamento degli standard di produzione (fitofarmaci, benessere animale) per i prodotti importati devono trovare, secondo la Coldiretti, adeguata collocazione all’interno dell’accordo. Da un’analisi Coldiretti su dati ISTAT emerge che nei primi cinque mesi del 2025, le importazioni in Italia di prodotti alimentari dai Paesi Mercosur sono aumentate del 20%, con punte del 35% per la carne. Nei primi nove mesi dell’anno sono scoppiati 130 allarmi alimentari nei Paesi UE legati all’importazione di prodotti alimentari dal Mercosur, di cui oltre un terzo legati proprio alla carne, secondo l’analisi Coldiretti su dati RASFF. “Occorre garantire controlli sul 100% dei prodotti agroalimentari che entrano nei confini europei per assicurarne la sicurezza alimentare e il rispetto delle regole che valgono per i nostri produttori. Nei Paesi sudamericani si fa tuttora largo uso di antibiotici e altre sostanze come promotori della crescita negli allevamenti, oltre all’utilizzo di pesticidi vietati da anni nell’UE”, sottolinea il direttore della Coldiretti cuneese, Francesco Goffredo. Senza le necessarie garanzie, l’accordo colpirà le nostre piccole e medie imprese ma anche le piccole aziende del Sudamerica, andando a peggiorare ulteriormente un deficit della bilancia commerciale agroalimentare tra Italia e Mercosur già estremamente ampio. “Non è, poi, accettabile l’idea di utilizzare i soldi della riserva di crisi della Politica Agricola Comune – conclude il Presidente Nada – per coprire i potenziali danni economici causati dall’accordo alle filiere, usando in pratica i soldi degli agricoltori, anche alla luce degli intollerabili tagli alla PAC annunciati dalla Commissione”.

c.s.

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