È un periodo di “interregno” e di incertezze, per varie concause, in alcune delle società partecipate più rilevanti nelle quali opera il Comune di Cuneo. Lo ha ricordato, all’apertura del Consiglio comunale, il capogruppo di Indipendenti Giancarlo Boselli, tornando a battere su alcuni tasti già toccati a più riprese.
La novità è quella dell’ultim’ora, ovvero il rinvio dell’assemblea dei soci di Atl prevista per questo pomeriggio. Nell’ente turistico ci sono disaccordi sulla nomina del successore di Mauro Bernardi e dei consiglieri di amministrazione che lo affiancheranno. “Noi siamo i secondi ‘titolari’ di Atl dopo la Regione” sottolinea Boselli, sebbene - come risponderà la sindaca - il “pallino” della governance sia in mano alla Regione: è qui che andranno messi alla prova gli equilibri. “Noi - afferma Patrizia Manassero - vogliamo svolgere il nostro ruolo e su questo stiamo lavorando. Ci ha stupiti il rinvio della convocazione”.
L’altro scossone è arrivato, pochi giorni fa, dal Miac, con le dimissioni del presidente Marcello Cavallo. “La società può contare su un’ottima riserva di liquidità” ha fatto presente l’amministratore dimissionario, rimarcando il segno più davanti al bilancio 2023 e l’equilibrio sostanziale dell’ultimo esercizio. Anche la prima cittadina, nel ringraziare Cavallo e la direttrice Cristina Allisiardi, rimarca lo stato di salute - invero traballante, se si mettono in fila anche i bilanci precedenti - dell’ex mercato bovino: “La società aveva una missione, quella della gestione del mercato bovino e ortofrutticolo all’ingrosso. Il Miac va in crisi perché quel mercato va a morire, per ‘colpa’ del mercato mondiale: meno consumo di carne e un modo diverso di contrattare il bestiame”.
Il futuro dell’area di Ronchi resta un’incognita, tant’è che la stessa Manassero ammette: “Non possiamo fare solo una gestione del rimessaggio camper”. Le speranze sono riposte soprattutto sul polo Agrifood della Regione, in cui investono anche colossi come Lavazza: “Agrion sta lavorando sul territorio dal seme alla pianta, il lavoro che vorremmo facesse il Miac è nella trasformazione e conservazione dei prodotti”. D’altro canto c’è chi scommette che le prospettive rimarranno limitate: “L’assessorato regionale sta riconoscendo quello che diciamo da molti anni: il Miac non ha una mission” interviene Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni).
Infine il caso Acda, dove a tenere banco è la posizione di
Gianluca Serale, nominato in quota al Comune di Cuneo nel cda dell’ente che gestisce il servizio idrico.
“Ha un livello alto di conflitto d’interessi” dice Boselli, richiamando la risposta ricevuta dall’Acda stessa: Serale, dirigente di Iren, può sedere in consiglio di amministrazione ma non ho può assumere incarichi.
“Il consigliere nominato ha un curriculum di assoluta eccellenza, auspico che con sistema totalmente pubblico avremo amministratori consapevoli e preparati ad affrontare la gestione dell’acqua” para il colpo la sindaca, senza però far parola sulle incompatibilità.
“Non vorrei giocassimo a fare la commedia degli equivoci” ribatte Boselli, ponendo una domanda “aperta” all’assemblea: “Se foste i maggiori azionisti di una società, nominereste un consigliere che non può fare nulla?”.