CUNEO - Michelin riprende a lavorare, ma solo per i prodotti prioritari

L’azienda ha richiesto una deroga per fornire pneumatici ad ambulanze, forze dell’ordine e trasporto merci. Nessun altro contagio dopo quello annunciato il 24 marzo

Andrea Cascioli 30/03/2020 16:12

 
Si riprende a lavorare nello stabilimento cuneese di Michelin, ma a ranghi ridotti e solo per le produzioni ritenute indispensabili. Nel corso di un incontro in video chiamata tenutosi lo scorso venerdì 27, l’azienda ha reso noto alle rappresentanze sindacali di aver chiesto al prefetto una deroga per la riapertura degli impianti di Cuneo e di Alessandria.
 
Circostanza confermata stamane in una comunicazione inoltrata ai dipendenti dal presidente e a.d. del gruppo francese in Italia, Simone Miatton: “Le limitazioni alla mobilità individuale mettono ancora più in luce quanto sia fondamentale il compito di quei mezzi che sono autorizzati a circolare e ci danno un’idea più precisa del valore del contributo che forniamo con il nostro lavoro quotidiano. Per questo motivo abbiamo deciso di indirizzare le azioni di implicazione nella vita locale, che assumono un significato molto particolare in questo momento, a sostegno della mobilità dei mezzi della Croce Rossa Italiana nei territori in cui siamo presenti con le nostre entità, a cominciare da Cuneo e Alessandria”. Le forniture di pneumatici quindi saranno limitate ad ambulanze, forze dell’ordine e mezzi per il trasporto di merci alimentari e sanitarie.
 
Torna in servizio a partire da oggi anche il personale collegato alla pianificazione delle produzioni. Per i vari reparti è prevista una ripresa graduale, su due turni e a orari ridotti, secondo modalità che sono già state comunicate dalle Rsu: mercoledì 1 e giovedì 2 saranno comunque presenti al lavoro poche decine di persone, mentre venerdì 3 e sabato 4 dovrebbero rientrare solo 150 degli oltre 2200 lavoratori. A partire da lunedì 6 è prevista la ripartenza graduale degli impianti, sempre ammesso che dal governo non giungano nuove indicazioni sull’eventuale prosecuzione delle chiusure forzate.
 
“Tutto è stato fatto in base al protocollo d’intesa tra governo e sindacati, incontrando l’azienda e il medico competente” informa Salvatore Licciardi, membro della Rsu Michelin per Filctem Cgil: “Abbiamo verificato che una ripartenza a ranghi e orari ridotti fosse praticabile. Il prefetto ha accordato la deroga solo per la durata del decreto attuale e oggi si sta organizzando lo smaltimento dei prodotti non lavorati o scaduti”.
 
Dopo l’annuncio di un caso di contagio da Covid-19 tra i dipendenti dello stabilimento, reso noto dalla stessa azienda lo scorso martedì 24, non ci sarebbero per fortuna altri ammalati: “Attualmente a Cuneo nessun altro dipendente ha dichiarato di aver contratto il Covid-19, nemmeno tra quanti erano stati a contatto con la persona”. Il paziente, secondo quanto dichiarato da Michelin, era rimasto assente dall’impianto di Ronchi fin dal 16 marzo e non aveva manifestato nessun sintomo in precedenza: “Siamo preoccupati come tutti - commenta Licciardi - ma convinti che sia stato fatto quanto era necessario”.

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