CUNEO - Minacce a Fedriga, Cirio accusa: “Assurdo doversi difendere non solo dal virus, ma da chi ha perso rispetto”

Il governatore è intervenuto anche sul caso del medico di Borgaro indagato per i falsi certificati di esenzione vaccinale. La Regione lo ha segnalato all’Asl

Redazione 06/12/2021 19:30

 
“Conoscendo il presidente Fedriga so che non c’è intimidazione che possa distoglierlo dall’impegno che quotidianamente porta avanti, anche a nome di tutti noi governatori, sulla campagna vaccinale. Assurdo rimane però dover difendere se stessi e i propri cittadini non solo da questo virus, ma anche da chi nella pandemia ha perso completamente di vista il buonsenso, il rispetto per gli altri e il senso di responsabilità”: sono le parole del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, sulle minacce al presidente del Friuli-Venezia-Giulia e della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga.
 
Il governatore è dalla scorsa settimana sotto scorta, dopo essersi espresso più volte a favore della campagna vaccinale, a causa delle decine di minacce ricevute dal mondo no vax.
 
Sempre nella giornata odierna Alberto Cirio, insieme all’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi e al direttore dell’Assessorato alla Sanità Mario Minola con i vertici dell’Unità di crisi, il commissario dell’Area Giuridico Amministrativa Antonio Rinaudo, il commissario generale Coccolo e delle Politiche sanitarie Manno, ha incontrato in video collegamento il direttore dell’Asl To4 Stefano Scarpetta per affrontare il caso del medico di Borgaro (To) indagato per aver rilasciato falsi certificati di esenzione vaccinale senza essere in possesso del titolo di medico vaccinatore. Il medico, dopo l’avvio delle indagini, si è iscritto come soggetto vaccinatore chiedendo una fornitura di vaccini.
 
La Regione a scopo precauzionale ha segnalato all’Asl l’inopportunità che gli siano consegnate dosi di vaccini, sino a quando non sarà accertata la sua posizione nell’ambito delle indagini in corso. Si attende inoltre che il Consiglio dell’Ordine professionale definisca con una decisione irrevocabile - che dovrebbe arrivare a breve - le eventuali responsabilità disciplinari contestategli (al momento risulta esservi un primo pronunciamento non ancora definitivo). La decisione della Regione, spiegano da piazza Castello, è stata adottata “anche per non generare incomprensione nei cittadini, viste le dichiarazioni contraddittorie sulla vaccinazione reiterate in più occasioni da tale medico”.

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