CUNEO - “Modificare i regolamenti sulle mozioni? Così è una rivalsa ad personam”

Il gruppo Cuneo Mia critica l’atteggiamento della maggioranza, che ha opposto un “muro di silenzio” nell’ultima seduta: “Facciano un esame di coscienza”

Redazione 02/02/2024 07:45

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del gruppo consiliare Cuneo Mia:
 
Durante il consiglio comunale 31 gennaio si è verificato qualcosa su cui vorremmo fare qualche valutazione, perché non è stata una serata di folclore o semplicemente di provocazioni. Intorno alle ore 21 si è iniziata la trattazione di nove mozioni (8 di Indipendenti Cuneo e 1 di Cuneo Mia), regolarmente ammesse.
 
Bisogna premettere che lo strumento della mozione di indirizzo viene usato dal proponente per riprendere temi ed argomenti su cui ritiene necessario un approfondimento per arrivare a risposte chiare e motivate da parte del destinatario della mozione stessa. Le mozioni di indirizzo erano, appunto nove, la maggioranza ha gridato alla provocazione, all’abuso, all’esagerazione ed ha annunciato che non sarebbe intervenuta sul contenuto delle mozioni, tranne una, la nostra, per protesta. Così è stato: ad ogni mozione presentata ha corrisposto il silenzio (non tanto insolito) dei consiglieri di maggioranza, interrotto solo dall’esito del voto: “mozione respinta”, che si può tradurre in “non vogliamo rispondere”.
 
Ci rendiamo conto che potesse essere sorto lo spauracchio di dover passare la notte in sala consiglio; ma che per scongiurare la temuta evenienza si siano usate, da parte della maggioranza, parole di accusa come abuso e provocazione indirizzate ai proponenti delle 8 mozioni, è stato un comportamento non accettabile. Le mozioni sono state regolarmente ammesse alla trattazione e dunque non si è abusato di niente e di nessuno e affermare che fossero una provocazione è stato un gratuito processo alle intenzioni. Una maggioranza consapevole del dovere di fornire sempre e comunque spiegazioni delle proprie scelte e che viva responsabilmente l’onere e l’onore del suo ruolo non può permettersi atteggiamenti di lesa maestà.
 
Ma è successa anche una cosa ben più grave, che le cronache hanno poco sottolineato: ad un certo punto si è invocato da parte della maggioranza e da una parte della minoranza, la modifica del regolamento comunale in modo da fissare un limite alla possibilità di presentare mozioni durante un consiglio comunale. I regolamenti si possono modificare, aggiornare, completare, ma ci sembra brutto, riprovevole e fuori luogo avanzare tale richiesta nel momento in cui i consiglieri comunali si preparano a presentare le loro mozioni nel pieno rispetto del regolamento vigente: questa concomitanza potrebbe essere interpretata come rivalsa ad personam, irritazione per domande scomode, autodifesa, tentativo di frenare l’opposizione… come si vuole, ma certo è difficile interpretarla come amore per il corretto funzionamento del consiglio comunale. Troviamo la sortita un tantino preoccupante: i consiglieri di minoranza sono eletti dai cittadini e come tali vanno rispettati, non arginati.
 
Ci pare davvero necessario che la maggioranza faccia un po’ di esame di coscienza e si chieda perché si è arrivati a questo punto, si deve chiedere se per caso non abbia una sua parte di responsabilità se siamo arrivati a vivere una serata di consiglio come descritto. Ci permettiamo di invitare tutti a una linea di riflessione seria, partendo dalle parole della Sindaca che afferma: “Di queste cose ne riparleremo, parleremo di tutto”…
 
Forse finalmente scopriremo che è proprio qui il baco nella mela: nel parlare e non ascoltare, nel parlare senza concludere, nel parlare per rimandare, nel dire senza decidere, nel parlare ma non condividere, dire per poi smentire con i fatti.
 
 
Cuneo Mia

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