CUNEO - Montagna piemontese, Calderoni: “Risorse a rischio e ritardi nei pagamenti”

Il consigliere regionale: “È necessario che la Regione agisca per garantire i fondi agli enti locali e alle comunità che conoscono e vivono in queste realtà ogni giorno”

17/06/2025 15:42

Finalmente, dopo settimane di attesa, abbiamo potuto discutere in aula due interrogazioni fondamentali per il futuro della montagna piemontese. Apprezzo la disponibilità dell’assessore Marco Gallo al confronto e il riconoscimento delle criticità sollevate. Ma non basta. Servono risposte puntuali, azioni concrete e tempi certi da parte dell’amministrazione Cirio”. Così il consigliere regionale del Partito Democratico Mauro Calderoni commenta l’esito del dibattito odierno in Consiglio regionale su due dossier cruciali per le aree interne, in particolare per il territorio cuneese.
 
Il primo tema riguarda il Fondo per lo Sviluppo delle Montagne Italiane (FOSMIT), oggetto del Disegno di Legge nazionale n. 2126, già approvato dal Senato. Il consigliere regionale aggiunge: “La nuova impostazione prevede che una quota – non definita – venga sottratta alle Regioni per essere gestita direttamente dallo Stato nell’ambito della cosiddetta ‘Strategia per la Montagna Italiana’: un colpo durissimo per territori già fragili, alle prese con spopolamento, marginalità e carenza di servizi essenziali”. 
 
L’assessore Gallo ha condiviso le nostre preoccupazioni, ma ora è necessario che la Regione agisca con decisione verso il Governo per tutelare le proprie competenze e garantire che i fondi restino a disposizione degli enti locali e delle comunità che conoscono e vivono la montagna ogni giorno”, dice Calderoni. Il secondo punto affrontato riguarda i ritardi nell’erogazione dei contributi previsti dal Bando “Botteghe dei Servizi”, misura fondamentale per sostenere gli esercizi multifunzionali nei piccoli Comuni montani. “A distanza di mesi continuano ad arrivare segnalazioni di ritardi ingiustificati nei pagamenti, anche in presenza di rendicontazioni regolarmente approvate. L’ammissione, da parte della Giunta, della mancanza di circa 320 mila euro e la promessa di una miglior programmazione per il futuro, non rassicurano. Chiediamo un’azione più puntuale e tempestiva”, segnala il consigliere del PD.
 
La Regione deve difendere le risorse e l’autonomia progettuale che spettano al Piemonte, specie in considerazione delle note difficoltà di bilancio legate all’ingente spesa sanitaria. Non bastano le parole: servono azioni concrete, a tutela dei territori che più di tutti subiscono l’effetto delle scelte centralistiche e dei ritardi amministrativi”, conclude Calderoni.

c.s.

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