CUNEO - Nati-mortalità delle imprese: il 2018 è ancora in rosso

La provincia di Cuneo (-0,59%) è al di sotto del dato piemontese. Il presidente di Unioncamere Piemonte, Ilotte: 'La crisi continua a perdurare'

30/01/2019 09:55

 
In base ai dati del Registro imprese delle Camere di commercio, emerge come nel 2018 siano nate 24.156 aziende in Piemonte, a fronte delle 25.011 nuove iscrizioni registrate nel corso del 2017. Al netto delle 26.136 cessazioni (valutate al netto delle cancellazioni d’ufficio, in leggero aumento rispetto alle 25.976 del 2016), il saldo appare negativo per 1.980 unità.
 
Lo stock di imprese complessivamente registrate a fine dicembre 2018 presso il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ammonta così a 432.583 unità, confermando il Piemonte in 7ª posizione tra le regioni italiane, con oltre il 7,1% delle imprese nazionali.
 
“La crisi che ha colpito il tessuto imprenditoriale regionale continua a perdurare: il tasso di crescita delle imprese piemontesi è ancora negativo, e soprattutto in controtendenza rispetto al dato italiano. L’ossatura del sistema produttivo regionale continua, infatti, ad essere costituita soprattutto da aziende di piccole e medie dimensioni, pur ospitando anche realtà più grandi: sicuramente la forte frammentazione produttiva non ha aiutato le imprese del territorio a resistere al meglio alle prolungate difficoltà. Le Camere di commercio, in sinergia con gli altri attori istituzionali, devono continuare a offrire tutti gli strumenti necessari per porre fine a questo trend, grazie a servizi di accompagnamento all’imprenditorialità, match tra domanda e offerta lavorativa e know how innovativo” commenta Vincenzo Ilotte, Presidente Unioncamere Piemonte.

Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita del -0,45%, peggiore rispetto al dato registrato nel 2017 (-0,22%) e ancora in controtendenza rispetto alla media italiana (+0,52%) del 2018. A livello nazionale il bilancio imprenditoriale risulta attivo per quattordici delle venti regioni. Il Lazio registra la crescita più sostenuta (+1,57%), seguito dalla Campania (+1,34%) e dalla Puglia (+0,91%). Rispetto al 2017 migliorano i trend evidenziati da Trentino, Liguria, Abruzzo e Molise, per tutte le altre realtà territoriali il 2018 è stato un anno peggiorativo.

La contrazione registrata a livello medio regionale è scaturita dagli andamenti negativi rilevati nella totalità delle realtà territoriali. Biella ha mostrato il tasso più negativo (-1,59%), seguita da Alessandria (-0,84%). Al di sotto del dato piemontese troviamo anche Cuneo e Vercelli, con un tasso rispettivamente pari a -0,59% e -0,53%. Asti si colloca in linea con la media regionale (-0,43%), lievemente meno negativi i risultai evidenziati dalle altre province: Torino (-0,31%), Verbania (-0,30%) e Novara (-0,18%).

c.s.

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