CUNEO - Natimortalità delle imprese: in Piemonte bilancio piatto nel terzo trimestre del 2022

Il tessuto imprenditoriale regionale mostra una sostanziale stabilità, frutto di andamenti differenziati segnati a livello settoriale e provinciale

28/10/2022 11:50

In base ai dati del Registro imprese delle Camere di commercio, emerge come nel periodo luglio-settembre 2022 il tessuto imprenditoriale regionale mostri ancora una sostanziale stabilità, frutto di andamenti differenziati segnati a livello settoriale e provinciale.
 
Le nuove realtà imprenditoriali in Piemonte nel III trimestre 2022 ammontano a 4.360 unità a fronte di 3.733 cessazioni (valutate al netto delle cancellazioni d’ufficio). Il saldo appare quindi positivo per sole 552 unità.
 
“Il Piemonte, in questo terzo trimestre dell'anno, non è performante e registra risultati peggiori rispetto a un anno fa e all’Italia nel suo complesso. Il tasso di nati-mortalità delle imprese piemontesi è negativo per i settori del commercio e dell’agricoltura, mentre tengono quelli delle costruzioni e del turismo. Tra le forme giuridiche, vanno meglio le società di capitale, più strutturate e organizzate per attraversare i periodi di crisi. Il clima di incertezza internazionale, unito all’effetto dei forti aumenti dei costi energetici, sta bloccando la ripresa del tessuto imprenditoriale regionale: dobbiamo reagire con politiche coordinate a più livelli. E dobbiamo farlo subito" afferma Gian Paolo Coscia, Presidente di Unioncamere Piemonte.
 
Lo stock di imprese complessivamente registrate a fine settembre 2022 presso il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ammonta così a 428.234 unità, confermando il Piemonte in 7ª posizione tra le regioni italiane, con il 7,1% delle imprese nazionali.
 
Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita del +0,15%, più basso rispetto a quanto registrato nel III trimestre del 2021 (+0,33%) e debolmente inferiore al risultato medio nazionale del trimestre in esame (+0,22%).
 
A conferma di un trend ormai consolidato il bilancio del tessuto imprenditoriale appare positivo per le sole imprese costituite in forma di società di capitale, che hanno registrato nel III trimestre 2022 un tasso di crescita del +0,71%. Risultano sostanzialmente stabili le ditte individuali (+0,04%) e le altre forme (+0,07%), mentre appaiono in flessione le società di persone (-0,10%) che incidono per oltre un quinto sul tessuto imprenditoriale regionale.
 
Valutando i tassi annuali di variazione percentuale dello stock delle imprese registrate per settori di attività economica, si osservano nel periodo luglio-settembre 2022 andamenti differenziati. Le costruzioni continuano a crescere anche in questo trimestre (+0,48%), seguite dagli altri servizi (+0,41%). La tenuta del settore turistico è accompagnata da un saldo attivo delle imprese che operano nelle “attività di alloggio e ristorazione” che si concretizza in un tasso di crescita del +0,28%. L’industria in senso stretto segna un +0,10%, mentre appaiono in flessione sia le aziende del settore del commercio (-0,11%), sia quelle appartenenti al comparto agricolo (-0,24%). Nel III trimestre 2022 il risultato complessivo regionale dipende dalla sintesi di andamenti differenziati a livello territoriale. La provincia che evidenzia la performance migliore è quella di Novara, che segna un tasso di crescita del +0,27%, seguita da Alessandria con un tasso del +0,22%. Un risultato poco al di sopra di quello medio piemontese viene evidenziato dalle imprese di Torino (+0,18%) e Vercelli (+0,17%), mentre chiude il trimestre con un tasso analogo a quello regionale la provincia di Asti (+0,15%). Segnano un trend orientato alla sostanziale stabilità sia Cuneo (+0,06%) che Biella (-0,06%). Appare invece in flessione la base imprenditoriale del Verbano Cusio Ossola (-0,17%).
 

c.s.

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