CUNEO - 'Nelle RSA piemontesi effettuati 3 mila tamponi: circa un terzo è sospetto positivo'

La comunicazione dell'assessore regionale Chiara Caucino in Commissione Sanità: si tratta di soggetti che presentano i sintomi, ma che sono ancora in attesa dell'esito del test

07/04/2020 10:10

La Regione ha parzialmente superato l’emergenza legata ai dispositivi di protezione. Come Unità di crisi abbiamo acquistato 2.010.000 mascherine e ne abbiamo ottenute 2.267.000 in donazione e 3.200.000 dalla Protezione civile. Abbiamo ricevute 57.000 mascherine Fp3 dalla Protezione civile e 1.195.000 di mascherine Fp2 dalla Protezione civile e 280.000 dall’Unità di crisi”. Lo ha annunciato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi che, con l’assessore al Welfare Chiara Caucino, è intervenuto alla seduta di ieri della Commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco.
 
I dispositivi – ha precisato l’assessore – sono distribuiti dall’Unità di crisi in tutte le province. Le criticità ancora presenti riguardano le mascherine Fp3 e i camici, dovuti in gran parte al blocco delle frontiere e alle giacenze del materiale nelle dogane. Restano difficoltà di approvvigionamento, anche perché la burocrazia non aiuta: Miroglio, per esempio, potrebbe triplicare la produzione, lavorando anche in uno stabilimento estero, ma tale possibilità al momento è preclusa. Ci auguriamo sia superata”.
 
L’assessore Caucino ha affermato che “dei circa 40.000 tamponi a oggi complessivamente effettuati in Piemonte, circa 3.000 hanno coinvolto le Rsa e di questi circa un terzo dei pazienti è risultato sospetto positivo”: si tratta di soggetti che presentano i sintomi del virus e che hanno già effettuato il tampone, ma che restano in attesa degli esiti di quest'ultimo.
 
I consiglieri di minoranza e di maggioranza intervenuti – Marco Grimaldi (Luv), Francesca Frediani, Sean Sacco (M5s), Domenico Rossi, Domenico Ravetti, Diego Sarno (Pd), Silvio Magliano (Moderati), Mario Giaccone (Monviso) e Valter Marin (Lega) – hanno sottolineato, con sfumature diverse, la complessità della situazione e la necessità di soluzioni volte ad arginarla al più presto. In tema di Rsa, dall’opposizione è arrivata la richiesta di maggiore tempestività nelle analisi e negli interventi.
 
In generale, diversi commissari hanno sottolineato la necessità di eseguire un numero maggiore di tamponi, per individuare gli asintomatici e comunque per prevenire il decorso della malattia. “Sul fronte dei tamponi – ha risposto Icardi – siamo passati da 2 a 18 laboratori di analisi e siamo in grado di processare fino a 4.000 tamponi al giorno. Grazie alla sinergia con l’Università di Torino, inoltre, il Piemonte, sarà in grado di produrre in proprio i reagenti per i test. Questo ci permetterà di agire sempre più efficacemente anche nelle Rsa”.
 
PRECISAZIONI DELL'ASSESSORE REGIONALE CHIARA CAUCINO.

c.s.

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