CUNEO - “Nicotina e alcol sono droghe legali più pesanti della cannabis, nessuno si sogna di vietarle”

La stoccata di Blengino (Radicali) dopo l’operazione antidroga della Polizia a Cuneo e Bra: “Politicanti cuneesi in silenzio perché i denunciati sono due italiani”

Redazione 12/10/2021 19:18

 
“Oltre 556 persone controllate e due indagati per spaccio di cannabis. Questo il risultato di una massiccia operazione della Polizia di Stato a Cuneo e Alba. Riteniamo convintamente che la chiave per risolvere i problemi legati alle droghe leggere non sia la galera, ma la legalizzazione”. Inizia così una nota stampa divulgata dall’associazione Radicali Cuneo - Gianfranco Donadei in merito alla notizia di un’operazione della polizia a Cuneo e Bra, che ha portato alla denuncia di due cittadini per traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope. Il primo, un 55enne, è trovato in possesso di 15 grammi di marijuana divisa in dosi pronte per lo spaccio mentre il secondo, un 66enne, aveva 6 piante di marijuana.
 
“Dobbiamo togliere - dichiara Filippo Blengino, esponente di Radicali italiani e dell’associazione Coscioni - il monopolio della vendita di cannabis alla criminalità organizzata e agli spacciatori. Esistono droghe legali più pesanti della cannabis, come ad esempio la nicotina e l’alcol, che nessuno giustamente si sognerebbe di vietare. Proibire non significa mai eliminare un fenomeno, ma renderlo più pericoloso e fuori controllo. Per questo come radicali riteniamo, da sempre, che la legalizzazione della cannabis sia il modo più intelligente di affrontare la questione”. Con la legalizzazione, sostiene il leader cuneese dello storico movimento libertario, polizia e magistratura avrebbero più risorse per contrastare il crimine vero, come quello che fa vittime: “Abbiamo le carceri piene di persone condannate per reati legati alle droghe, il mercato della cannabis vale il 39% degli affari della criminalità organizzata, milioni di italiani consumano cannabis, eppure ci si ostina a mantenere in piedi un dannoso sistema proibizionista, in barba agli incoraggianti dati di Paesi dove la legalizzazione ha portato ad una riduzione dei consumi, come Canada e Stati Uniti. La guerra alle droghe è irrazionale”.
 
“Mi stupisco - conclude il radicale - di come molti politicanti cuneesi non abbiano proferito parola sulla denuncia a due italiani per spaccio. Sarebbe stato così anche se fossero stati stranieri?”.
 
Intanto i Radicali cuneesi hanno organizzato per sabato a Cuneo un banchetto di raccolta firme per il referendum cannabis, già sottoscritto da più di 600 mila italiani in pochi giorni. L’appuntamento è in corso Dante (angolo corso Nizza) dalle 17 alle 19. Sarà l’unico evento per poter firmare fisicamente il referendum, visto il vicino termine della campagna.

Notizie interessanti:

Vedi altro