CUNEO - Niente sanzioni per i commercianti che non accettano pagamenti con bancomat

Lo ha stabilito il Consiglio di Stato con un parere depositato il primo giugno. Chiapella (Confcommercio Cuneo): 'Sistema non omogeneo'

s.m. 05/06/2018 15:26

Niente sanzioni per i commercianti o i professionisti che non accettano pagamenti con carta di credito o bancomat. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato, con un parere depositato lo scorso primo giugno: sotto esame c'era lo schema di regolamento del Ministero per lo Sviluppo economico con il quale si cerca di contrastare il rifiuto all'utilizzo di moneta elettronica.
 
Ora il nuovo Esecutivo dovrà decidere se e come intervenire. L'assetto attuale prevede l'obbligo di possedere strumenti in grado di consentire pagamenti tramite carte, ma non prevede sanzioni in caso di mancata installazione del Pos o di mancata accettazione del pagamento: questa “carenza” ha determinato finora la mancata applicazione dello schema di regolamento.
 
In materia di pagamenti con carte e bancomat, l'Italia si trova decisamente indietro rispetto agli altri maggiori paesi europei. I Pos ci sono, ma vengono utilizzati pochissimo. Per stimolarne l'uso, si era quindi pensato all'imposizione di sanzioni con un'impostazione “creativa”: siccome la norma primaria non fornisce i dettagli sulle sanzioni, si era ripescata una norma esistente, applicandola per analogia a questo caso: “Chiunque rifiuta di ricevere, per il loro valore, monete aventi corso legale nello Stato, è punito con una sanzione amministrativa fino a 30 euro”.
 
Secondo il Consiglio di Stato, però, questo assetto non regge: obiettivi come la lotta al riciclaggio, all'evasione e all'elusione vanno perseguiti nel rispetto dei princìpi fondamentali dell'ordinamento giuridico. Applicando le sanzioni per chi rifiuta di utilizzare il Pos si viola il principio secondo cui nessuna sanzione “può essere imposta se non in base alla legge”. Insomma, per applicare sanzioni serve una norma specifica, non basta applicarne una già esistente per analogia.
 
"Plaudiamo alla sentenza del Consiglio di Stato - ha commentato il presidente di Confcommercio Cuneo, Luca Chiapella - La nostra posizione è quella di andare verso un sistema dei pagamenti più omogeneo e più diffuso". Il leader dell'associazione che rappresenta commercianti della Granda evidenzia il loro punto di vista: "In questo momento in Italia è il paese che ha le commissioni sui pagamenti tramite Pos più alte in Europa. Non è corretto obbligare ad accettare il pagamento se i canoni sono i più alti. Ci sono alcuni istituti bancari che non fanno più pagare il canone, ma il sistema non è omogeneo".


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