CUNEO - 'No all'invasione senza regole di borghi e valli: Woodstock è finita da un pezzo'

Diversi Sindaci della Granda hanno scritto a Uncem chiedendo un intervento presso la Prefettura per arginare i problemi legati al campeggio selvaggio, nell'estate del 'boom' del turismo montano

Redazione 24/08/2020 10:02

Nei giorni scorsi numerosi Sindaci, in particolare delle valli torinesi e cuneesi, hanno scritto a Uncem chiedendo un intervento presso le Prefetture per arginare e risolvere i problemi legati al campeggio selvaggio, alle tende posizionate ovunque, tra prati, zone da sfalciare, boschi sottoposti a piani di gestione silvicolturale, in un’estate, quella del 2020, che ha visto un vero e proprio “boom” di turisti per i territori montani. 
 
Uncem - si legge in una nota - ha sempre detto no all’invasione senza regole di borghi e territori. Anche quando, recentemente, ha proposto agli Enti territoriali montani di innestare regole e prezzi per la fruizione di aree pic-nic, come avviene in molte zone alpine con buoni risultati. Occorre dunque un piano strutturale per superare il problema del camping selvaggio. Serve una pianificazione, fatta dalle Unioni montane di Comuni o dalle Comunità montane per individuare, come già spesso fatto per caravan e roulotte, spazi per tende e camping. E così anche per le aree pic-nic”. 
 
Accolto, insomma, l’appello dei Sindaci della Granda e del torinese: “Ne parleremo con i Prefetti. Dobbiamo fare questa azione di programmazione facendoci aiutare da società che sappiano strutturare servizi e marketing, comprese app per la prenotazione. Non servono molte risorse per questi piani di valle e per allestire aree, sicure e con precise regole. I fondi del Programma di sviluppo rurale possono aiutarci per evitare che trionfi il campeggio libero. Woodstock è passata da un pezzo”.
 

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