CUNEO - No pass, in centinaia al secondo 'No Paura day' di Cuneo, tra i relatori anche il dottor Brancatello

Il medico convenzionato con il 118 di Mondovì, sotto osservazione da parte dell'Asl e dell'Ordine per le sue teorie sulle cure domiciliari, ha arringato la folla: "Finirò sotto un ponte, ma non rinnegherò il giuramento di Ippocrate"

s.m. 01/10/2021 09:13

“La Libertà” di Giorgio Gaber, ma anche “Povera Patria” di Battiato. Si è aperto così il secondo ‘No Paura day’ di Cuneo’, andato in scena ieri sera, giovedì 30 settembre, in piazza Virginio. Circa 350 i partecipanti secondo la Questura di Cuneo, più di 600 secondo gli organizzatori. Tra i temi la richiesta di libertà di cura e la contrarietà all’obbligo di Green pass, ritenuto uno “strumento discriminatorio”
 
Tanti gli interventi, come quello di Antonio Scalabrino, medico specializzato in medicina integrata, che sostiene di aver curato oltre 3 mila pazienti: “Quando mi sono laureato non avrei mai pensato che quarant’anni dopo sarei venuto a Cuneo a parlare di libertà - ha sostenuto . Il Green pass è figlio del business indiscriminato che abbiamo dato alle case farmaceutiche che sono diventate dei colossi e dominano il mondo”. Sul palco anche Paolo Borgognone, storico e scrittore, che ha affermato: “Oggi le persone sono meno capaci di leggere la realtà di quanto non accadeva quarant’anni fa”. Introdotti da Gianmaria Venturini, hanno parlato anche altri relatori come l’avvocato Maurizio Giordano (“La strategia scelta dal Governo è di censurare tutto, stanno ridicolizzando le voci del dissenso”), e l’infermiera Barbara Squillace da Chivasso, che ha manifestato perplessità sul vaccino: “Non chiamatemi no vax, questa è una terapia sperimentale”. Tra gli altri Serena Tagliaferri, presidente nazionale A.F.I., che ha lanciato il canale Telegram “La Granda Libera”.
 
L’ospite più acclamato è stato però il dottor Sergio Brancatello, medico convenzionato con il 118 di Mondovì da mesi al centro delle cronache locali per le sue terapie domiciliari. “Da marzo dell’anno scorso non mangio più e non dormo più - ha detto arringando la folla presente -. Con il cuore e gratuitamente ho curato 8.423 pazienti”.
 
“Sono stato sentito dall’Asl Cn1 il 20 settembre, non mi hanno voluto vedere di persona perché sono un medico scomodo, eppure mi hanno decurtato lo stipendio del 20% per i prossimi cinque mesi - ha proseguito Brancatello - La mia colpa? Quella di non usare la Tachipirina, ma se lo facessi non potrei guardarmi in faccia”.
 
“Il 27  settembre avrei dovuto comparire davanti all’Ordine dei Medici che mi accusa di alcune cose, evidentemente sono un tipo strano: sto curando le persone - ha aggiunto ironicamente -. Mi auguro i miei colleghi vedano questo video e si vergognino perché hanno dimenticato il giuramento di Ippocrate. Preferisco perdere il lavoro, andare a vivere in macchina o sotto un ponte, ma non rinnegherò il giuramento fatto quando ho iniziato questa professione”.
 

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