CUNEO - Nocciole, Coldiretti Cuneo: “Urgenti il sostegno alle imprese e la ricerca scientifica”

“Abbiamo chiesto alla Regione di attivare lo stato di emergenza per attivare tutte le misure necessarie, comprese le risorse in caso di mancata produzione”

05/08/2025 15:24

Preoccupa la situazione produttiva ed economica del comparto nocciole a causa del clima e della necessità di un maggior affinamento della tecnica colturale”, a lanciare l’allarme è Coldiretti Cuneo a fronte del fenomeno della cascola che si sta verificando in questi giorni. Nell’arco di un decennio il settore ha registrato una crescita esponenziale delle superfici dedicate – ricorda Coldiretti Cuneo – passando da 8mila a 13mila ettari (+63%), su un totale di quasi 28mila ettari in Piemonte. Tuttavia, da ormai diversi anni, il comparto si ritrova ad affrontare eventi climatici avversi, con l’alternarsi di fenomeni siccitosi prima, seguiti da piogge persistenti nel periodo primaverile. “Oggi più che mai è urgente una ricerca scientifica che svolga un ruolo strategico nell’andare ad approfondire tutte le variabili che stanno mettendo in ginocchio l’intero comparto” dichiara il presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada, che spiega: “È fondamentale che la Fondazione Agrion concentri le proprie energie sulla ricerca scientifica, in particolare sulla cascola del nocciolo, mettendo fin da subito in campo delle prove che possano tenere in considerazione le molteplici variabili, chiedendo la disponibilità anche ad aziende agricole presenti sul territorio”. “Vista la situazione alquanto difficile per le imprese corilicole, giunte allo stremo, abbiamo chiesto alla Regione di attivare lo stato di emergenza per mettere in atto tutte le misure necessarie, comprese le risorse per un ristoro dei danni da mancata produzione. È urgente un sostegno alla corilicoltura e alle imprese che credono nelle produzioni di qualità, impegnandosi col loro lavoro a preservare i territori” rimarca il direttore di Coldiretti Cuneo, Francesco Goffredo.

c.s.

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