CUNEO - Nuovo ospedale di Cuneo, il Comune chiarisce: “L’area protetta del Parco Fluviale non è interessata”

Nel parere dell’amministrazione comunale si invita a tenere in conto gli aspetti legati al rumore e l’impatto sulla viabilità del Carle

20/03/2024 12:03

Il Comune di Cuneo ha presentato una serie di osservazioni tecniche in relazione alla proposta di partenariato pubblico privato (PPP) in vista della progettazione definitiva ed esecutiva e della costruzione del “Nuovo Ospedale di Cuneo”. Alla Conferenza preliminare dei servizi che si è svolta oggi, mercoledì 20 marzo, presso la Provincia, le osservazioni sono state presentate dal dottor Bruno Giraudo, responsabile dell’Unità Organizzativa Autonoma “nuovo ospedale” del Comune di Cuneo, insieme ai funzionari di alcuni servizi. 
 
Nella redazione di questo parere unitario sono state raccolte le osservazioni degli uffici competenti in relazione allo studio di fattibilità presentato da «Inc spa» del Gruppo Dogliani: è quindi una fase progettuale iniziale e il parere evidenzia una serie di aspetti che dovranno essere affrontati nelle fasi progettuali successive. Se ne citano alcuni.
 
Sotto il profilo urbanistico, l’area interessata dall’intervento risulta conforme a quanto già previsto dal Piano regolatore perché in area destinata ad “Attrezzature sociali, sanitarie, ospedaliere esistenti e previste - Verde, servizi e attrezzature di interesse generale”. Il parere segnala però che l’area è soggetta al vincolo idrogeologico, a quello paesaggistico e culturale e che nella gestione delle autorizzazioni, vista la tipologia e le dimensioni dell’intervento, la competenza è della Regione Piemonte e della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per le Provincie di Cuneo, Alessandria, Asti. Il nuovo Ospedale non interessa o interferisce con l’area protetta Parco Fluviale Gesso e Stura.
 
Un altro elemento che il parere evidenzia è che nella progettazione definitiva dovranno essere tenute in considerazione gli aspetti legati al tema “rumore” sulla base della Classificazione acustica Comunale che insiste sull’area, con la necessità che i limiti siano rispettati anche durante i lavori.
 
Sul tema degli accessi all’Ospedale e della viabilità, il documento chiede che la successiva fase di progettazione produca uno “studio dell’impatto sulla viabilità” che valuti tutte le ricadute a livello di flussi indotti su via Carle, sulle intersezioni e i nodi critici, sia in fase di cantiere sia per il futuro nuovo ospedale. Su questa base il proponente è chiamato inoltre a indicare le soluzioni su cui il Comune potrà esprimersi.
 
Un aspetto considerato sono anche le diverse funzioni degli edifici del complesso ospedaliero, e la necessità quindi di considerare i procedimenti autorizzativi necessari: per l’attivazione dell’asilo nido previsto per i figli del personale, per la somministrazione di alimenti e bevande, per tutte le opere di realizzazione di cavidotti che insisteranno sulle strade comunali. 
 
Così la sindaca Patrizia Manassero: “L’Unità organizzativa autonoma del Comune è arrivata alla conferenza preliminare dei servizi con una serie puntuale di questioni da evidenziare ai proponenti affinché la definizione progettuale del nuovo Ospedale non prescinda da alcuni elementi cruciali per la città. La prospettiva di questo nuovo polo ospedaliero ha un significato enorme anche per tutto il territorio cuneese, ed è una sfida che va affrontata con responsabilità, perché tutto venga fatto in maniera efficace, efficiente, trasparente. L’Amministrazione fa la sua parte, l’Aso Santa Croce e Carle sta lavorando intensamente per rispettare il cronoprogramma. Chiediamo che la Regione proceda senza indugi sul fronte dei finanziamenti. Gli esisti di questa conferenza che, sottolineo, è preliminare e rappresenta uno dei tanti passaggi che caratterizzeranno l’iter amministrativo, saranno approfonditi nelle Commissioni consiliari competenti”.

c.s.

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