CUNEO - Nuovo ospedale, Sturlese segnala la contesa tra Fininc e la Regione Veneto: "La sindaca lo sa?"

L'interrogazione del consigliere di Cuneo per i Beni Comuni sulla costruzione della Pedemontana Veneta che coinvolge il gruppo che ha presentato il progetto di partenariato pubblico privato per il nosocomio cuneese

Ugo Sturlese

Redazione 09/02/2023 09:29

La realizzazione del nuovo ospedale continua a tenere banco nel Consiglio comunale di Cuneo. Una nuova interrogazione sul tema è stata presentata da Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni). Il focus è sulla questione del partenariato pubblico-privato presentato dal gruppo Fininc della famiglia Dogliani, ipotesi di finanziamento dell’opera alternativa a quella dei fondi Inail. Entro la metà di febbraio gli advisor individuati dall’azienda ospedaliera “Santa Croce e Carle” dovranno comunicare la soluzione scelta. 
 
Sturlese punta i riflettori, nel suo documento, su una vicenda che coinvolge il gruppo Fininc in Veneto, ricostruita da quotidiani sia locali che nazionali: “Il promotore del progetto ospedale di Cuneo è anche assegnatario dei lavori per la costruzione della Pedemontana Veneta (Treviso-Vicenza) dal costo finale 12 miliardi e fruitore, in consorzio con altre imprese, di un canone annuale a carico della Regione di 153 milioni progressivamente in aumento fino a 332 milioni nel 2059 al termine del contratto quarantennale con un meccanismo che accollerebbe il rischio alla Regione Veneto. Nel contempo a causa dei ritardi nella consegna delle opere la Regione non può incassare i previsti pedaggi nei tempi previsti, accumulando un passivo di 54 milioni nei prossimi tre anni (bilancio di previsione 23-25). L’impresa assegnataria non ha restituito 20 milioni di IVA non dovuta e calcolata erroneamente dalla Regione Veneto, che poi ne ha chiesto il recupero. Su tale vicenda si è pronunciata anche la Corte dei Conti, raccomandando un attento monitoraggio da parte della Regione Veneto al fine di calcolare l’esatto ammontare del debito e giudicando irragionevole il contratto. La ex sindaca di Montebelluna Laura Puppato dichiarava ‘neanche da ubriachi si può firmare un contratto del genere’”.
 
Il consigliere di Cuneo per i Beni Comuni interroga quindi la sindaca Patrizia Manassero “per sapere se è a conoscenza di queste vicende e, nel caso non lo sia, se non intenda approfondire tutti i risvolti di questa vicenda a partire dagli aspetti contrattuali che attengono alla ‘valutazione e attribuzione del rischio’ in ordine al partenariato pubblico-privato per la progettazione, costruzione e parziale gestione dell’ospedale unico di Cuneo”.

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