CUNEO - Ora i no vax rivendicano gli atti vandalici: “Altro che qualche cimitero, saremo ovunque”

Sul gruppo Telegram ‘ViVi’ insulti e minacce al leader ‘no pass’ Beppe Lauria, che aveva stigmatizzato le scritte: “Beota e buffone”

Samuele Mattio 23/09/2021 11:14

 
C’era il custode di un palazzo di Milano che in un video social si filmava a torso nudo sul balcone di casa scusandosi per la mancata partecipazione a una manifestazione no vax, una cameriera di origine padovana che invitava a lanciare "verdure e uova marce” al ministro della Salute Roberto Speranza e un artigiano di Reggio Emilia che diceva di "aver recuperato cose che se mi fermano mi arrestano per terrorismo". Sono solo alcuni dei profili di alcuni ‘no vax’ indagati nell’operazione della Polizia di Stato che nei giorni scorsi ha portato all'individuazione di una frangia violenta che operava su Telegram, diffusa in tutto il nord Italia. Le indagini hanno fatto emergere - hanno spiegato gli inquirenti - uno scenario di "odio e livore inimmaginabile" verso i politici e soprattutto i giornalisti, che avrebbero dovuto essere, nelle intenzioni dei sedicenti 'guerrieri' (così si chiamavano tra loro), i primi da aggredire. 
 
Il fenomeno, che si serve delle app di messaggistica istantanea per comunicare e diffondere informazioni (spesso mistificate) è talmente diffuso da preoccupare anche il Viminale, tant’è che recentemente il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha dichiarato: “Se i toni salgono, c'è il rischio di estremismi”.
 
Lunedì mattina anche il Cuneese ha dovuto fare i conti le frange ‘no vax’ più intransigenti, ritrovandosi cinque cimiteri - Cuneo, Busca, Madonna dell’Olmo, San Rocco Castagnaretta e Spinetta - imbrattati con scritte deliranti: “I vax uccidono”, “Vaccinati! Qui c’è posto anche per te”. Sui fatti indagano le forze dell’ordine.
 
Il movimento provinciale “Free Vax - No Green Pass”, già nella serata di martedì, aveva preso le distanze da questo tipo di iniziative. A dettare la linea uno dei leader della protesta in provincia di Cuneo, senza dubbio la figura più conosciuta nell’orbita ‘no vax’ in virtù del suo cursus politico: il consigliere comunale del capoluogo Beppe Lauria. Il battitore libero della destra si era pronunciato in maniera piuttosto netta: “Voglio testimoniare a nome di tutta la comunità che in questo periodo si sta battendo contro il green pass che quanto accaduto non ha nulla a che fare con noi. - aveva detto Lauria - Ci stiamo battendo per la libertà e prendiamo le distanze in maniera forte. Si tratta di imbecilli e come tali vanno trattati”. 
 
Le sue parole non sembrerebbero però incontrare il favore frange più estreme del movimento ‘no vax’, tutt’altro. Tant’è che all’una di stanotte in una delle tante chat infarcite di teorie complottiste - ‘ViVi’, nello specifico - è comparso un lungo commento alle parole dell’ex assessore provinciale, che viene definito “un beota che non ha capito quale nemico abbiamo di fronte” e “buffone politico”. Lo scritto, digitato tutto in maiuscolo, spiega chiaramente la posizione dell’anonimo autore: “Gli ipocriti che ancora non hanno capito nulla si definiscono ‘No Green pass’ come se il ‘Nazi Green Pass’ non fosse strettamente legato al fatto che il sistema semplicemente non accetta i “No vax”. Forse dire che il vaccino uccide è troppo compromettente”.
 
Poi, l’accusa a Lauria di far parte anch’egli di un presunto complotto: “Sei solo un servo del sistema travestito da buffone di corte, ti tengono al guinzaglio per farti fare la parte di chi regge il loro gioco facendo credere alle persone che ci sia un contraltare democratico e onesto al loro orrendi crimini, quando invece non c’è nulla, solo un danno alla lotta per la libertà”. Infine una sorta di ‘rivendicazione’ degli episodi dell’altra sera: “Presto tutti vedranno, come noi ‘Imbecilli’ ViVi faremo capire che cos’è la vera lotta non violenta per la libertà e i diritti, altro che qualche muro di cimitero, saremo ovunque”.
 
Il ‘ViVi’ richiama il simbolo disegnato l’altra mattina sui nostri campisanti: si tratta di una riproduzione del logo di V per Vendetta, una miniserie a fumetti di Alan Moore da cui è stato tratto l’omonimo film del 2005 diretto da James McTeigue e che è diventata - suo malgrado - una delle opere cult tra i cospirazionisti di mezzo mondo. 
 
Lauria, contattato telefonicamente dalla nostra redazione, non arretra: “Non ho nessun tipo di problema nei confronti dei no vax, anche se io non lo sono. Di certo continuo a considerare un imbecille chi scrive sui muri, più che mai se lo fa scrivendo sui cimiteri: da cattolico non lo posso accettare”. “Ho letto quanto è stato scritto, ma se non è violenza questa cosa lo è? - prosegue il battitore libero della destra - Lui sa chi sono io, ma io non so chi è lui. Io quando ho preso posizione ci ho sempre messo la faccia, pagando le mie scelte”. Ironica la chiosa: “La cosa singolare è che vengo insultato da una parte e dall’altra, ma dopo trent’anni in politica ci sono abituato”.

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