CUNEO - ‘Ordinanza anti-alcolici in Cuneo centro, non c’è solo la repressione’

Il Comitato di Quartiere rivendica la scelta: ‘La richiesta di vietare l’alcol è giunta dopo un periodo intenso di fenomeni rissosi e scarso rispetto della quiete’

Redazione 12/08/2020 14:46

 
È giunta in mattinata la notizia che il sindaco di Cuneo, Federico Borgna, ha firmato un’ordinanza contingibile e urgente per vietare il consumo di bevande alcoliche negli spazi pubblici in alcune aree del centro città ritenute ‘sensibili’ dal punto di vista dell’ordine pubblico, compresa la zona della stazione, il primo tratto di corso Giolitti e le immediate vicinanze del Carrefour h 24 in corso IV Novembre.
 
In merito alla decisione assunta dall’amministrazione, il Comitato di Quartiere Cuneo Centro desidera intervenire onde evitare di dare adito a incomprensioni: “La richiesta dell’ordinanza di divieto di consumo di alcol nello spazio pubblico (non di vendita né di consumo ai tavoli del bar) è stata inviata al Comune da parte del Comitato di Quartiere Cuneo Centro in seguito ad un incontro che il comitato ha organizzato nella propria sede con i commercianti della zona della parte finale di corso Giolitti, via Meucci e via Silvio Pellico”.
 
Si tratta, continuano i rappresentanti dei residenti del centro, “di una richiesta emessa dopo un ascolto attivo di più fronti, compresi i residenti della zona e in parallelo all'intervento sociale e di mediazione che si sta portando avanti nell’area. E in seguito ad un periodo intenso di fenomeni rissosi e poco rispettosi della quiete pubblica, in molti casi provocati dall’abuso di alcool”. Il Comitato di Quartiere tiene a precisare che la richiesta dell’ordinanza “fa parte di un percorso sistemico di riqualificazione dell'area che mira al benessere dell'intera comunità: chi la frequenta e chi la abita. L'idea di fondo del Comitato è che l'azione repressiva ottiene la sua massima efficacia se supportata da un intervento sociale e di mediazione che permette di evitare di spostare il problema qualche via più in là ma che agisce per trovare soluzioni efficaci. Per questo motivo, il Comitato sta portando avanti una collaborazione da un lato con i vigili e le FFOO, dall'altro con gli educatori del progetto La.Boa e presto con il progetto presidio della Caritas”.

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