Riceviamo e pubblichiamo.
"È inaccettabile che tutti gli enti di gestione delle aree protette regionali del Piemonte siano ancora commissariati, privi di presidenti regolarmente nominati, a quasi un anno dalla scadenza naturale dei precedenti mandati". Lo dichiara Mauro Calderoni, consigliere regionale del Partito Democratico, che ha presentato in Aula un’interrogazione a risposta immediata per chiedere conto alla Giunta Cirio di un ritardo che sta compromettendo il buon funzionamento del sistema che governa i parchi piemontesi.
La Legge regionale 19 del 2009 prevede infatti che i nuovi organi vengano nominati entro sei mesi dalla prima seduta del Consiglio regionale. Termine ampiamente superato: i rappresentanti delle Comunità delle Aree protette, delle associazioni agricole e ambientaliste sono già stati indicati, ma il presidente della Giunta regionale non ha ancora proceduto alla nomina dei presidenti.
"Questa paralisi amministrativa – prosegue Calderoni – non è solo una mancanza di rispetto istituzionale verso chi opera sul territorio, ma sta producendo ritardi concreti nell’attuazione delle attività strategiche degli enti: dalla tutela ambientale alla gestione dei territori, dalla rappresentanza istituzionale alla partecipazione ai progetti europei. È in gioco la credibilità del Piemonte nei confronti dei partner internazionali, in particolare nel programma Alcotra 2021–2027".
"Il presidente Cirio – conclude Calderoni – si assuma la responsabilità di questo blocco dovuto alla confusione politica nella sua maggioranza e proceda immediatamente con le nomine. È una questione di rispetto della legge, degli enti coinvolti e dell’interesse pubblico della nostra regione".
Mauro Calderoni
Consigliere regionale Partito Democratico