CUNEO - Parchi, nomine in ritardo. Calderoni: "Politica più attenta agli equilibri interni che al bene dei territori"

L'intervento del consigliere regionale del PD, che ha interrogato la Giunta sul tema: "È un danno concreto per la tutela ambientale e per le comunità locali"

14/05/2025 07:37

"Ho sollecitato la Giunta Cirio sui gravi ritardi nelle nomine dei presidenti degli enti di gestione delle aree protette regionali e sul conseguente impatto negativo per il pieno svolgimento delle loro funzioni. La risposta ricevuta non solo non è soddisfacente, ma conferma in pieno le nostre preoccupazioni".
 
Lo dichiara Mauro Calderoni, consigliere regionale del Partito Democratico, dopo aver ricevuto riscontro ufficiale dalla Giunta. "Apprendere che le sedute delle Comunità degli enti, finalizzate all’intesa sulle nomine, sono iniziate solo oggi – 13 maggio – e si concluderanno, forse, il 27 maggio, lascia esterrefatti. Cosa è stato fatto nei dieci mesi precedenti? Nulla, evidentemente. E sapere che i decreti di nomina verranno firmati solo a giugno non è certo rassicurante: sarà un altro mese perso".
 
"Inoltre – prosegue Calderoni –, è del tutto discutibile sostenere che i commissari possano esercitare pienamente le funzioni previste per i presidenti e i consigli. Nei territori la realtà è ben diversa: molti commissari, consapevoli della loro natura tecnica e non politica, si limitano all’ordinaria amministrazione e non si assumono responsabilità che richiederebbero una rappresentanza democratica".
 
"Per colpa del caos nella maggioranza di centrodestra – conclude Calderoni – da un anno i nostri parchi non operano a pieno regime. È un danno concreto per la tutela ambientale e per le comunità locali. L’ennesimo sfregio di una politica più attenta agli equilibri interni che al bene dei territori".
 

c.s.

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