CUNEO - Parco fluviale, cosa ne sarà del mulino Sant’Anselmo?

Dopo una ristrutturazione costata 2 milioni i disaccordi con Autostrade hanno fatto saltare la consegna al Comune di Cuneo. L’assessore Dalmasso: ‘Incontrerò l'Anas’

Andrea Cascioli 18/02/2020 17:47

Sarebbe dovuto diventare il centro visite del Parco fluviale Gesso e Stura, anzi era già pronto e debitamente allestito con tanto di impianto multimediale nel lontano novembre 2012. Poi si è fermato tutto, per un banale intoppo burocratico che da anni sta bloccando la consegna della più importante tra le opere compensative realizzate nel comune di Cuneo per il passaggio dell’autostrada.
 
Parliamo del mulino Sant’Anselmo, un’antica costruzione medievale collocata al centro dell’omonima Riserva Naturale Orientata fra Cuneo e Castelletto Stura. La sua ristrutturazione da parte della società autostradale Asti-Cuneo spa era stata approvata dal Comune nel febbraio 2009 ed è costata circa 2 milioni di euro. Con una successiva delibera del marzo 2012 l’amministrazione comunale prevedeva l’acquisizione a titolo gratuito e senza oneri dei fabbricati e dei terreni circostanti.
 
Acquisizione che però non è mai andata in porto, e sulla quale è tornato il consigliere di Cuneo per i Beni Comuni Nello Fierro con un’interpellanza nell’ultima seduta del Consiglio comunale: “Nonostante in questi anni ci siano state interpellanze e articoli di giornali, la situazione del mulino continua ad essere un mistero, argomento che avrebbe meritato una Commissione anche per rassicurare sullo stato dell’edificio, non sapendo se è in corso una adeguata manutenzione del fabbricato”.
 
“Non si comprende l’inerzia dell’amministrazione sul mancato utilizzo. Il mulino dovrebbe essere una struttura utilizzata nel Parco fluviale ma sta andando in rovina” concorda il capogruppo della Lega Valter Bongiovanni, paventando a sua volta le conseguenze del prolungato degrado: “Non vorrei che prima o poi si cominciasse a vandalizzarne i vetri e le porte o a farne oggetto di occupazioni abusive”.
 
Per l’assessore al Parco fluviale Davide Dalmasso l’affaire mulino Sant’Anselmo è un cruccio che si trascina fin dall’ingresso in giunta nel 2013. Le opere di compensazione per l’autostrada, valutate in circa 3 milioni di euro, comprendevano l’intervento da 2 milioni sul fabbricato, la realizzazione della pista ciclabile dei Ronchi, l’installazione della segnaletica in tutto il Parco e di una centralina di servizio. Tutte opere in effetti realizzate, salvo la questione non secondaria del mancato passaggio di consegne del mulino.
 
“Ciò che ha rallentato la consegna - spiega Dalmasso - è il problema dell’IVA: sono state fatte opere per circa 2 milioni di euro e se la società scontasse l’IVA dovrebbe pagare ulteriori 400mila euro. Si era pensato di ridurre le altre opere, ma l’amministrazione si è opposta”. Ad ogni modo, assicura l’esponente della giunta Borgna, “l’interlocuzione non si è mai fermata. Oggi si tratta con Anas che è diventata proprietaria delle infrastrutture. E mercoledì [19 febbraio, ndr] finalmente dopo diversi mesi riuscirò di nuovo a incontrare i responsabili di Anas e Asti Cuneo”. Nel frattempo, l’impianto multimediale è stato disallestito proprio per evitare furti e vandalismi. Più difficile appurare quali siano le condizioni della costruzione dopo tanti anni di incuria: “Non sono stati effettuati sopralluoghi perché la struttura non è di proprietà comunale, è verosimile che qualche problematica ad oggi l’immobile ce l’abbia”.

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