ROCCAVIONE - Pastasciutta antifascista, Giraudo: “Chi mi dà del fascista non sa cosa vuol dire amministrare”

Il sindaco di Roccavione risponde alle critiche: “Abbiamo restaurato a nostre spese la tomba del partigiano Viada. Ma la nostra amministrazione non si schiera”

Redazione 18/07/2025 07:30

“Chi mi sta insultando sui social, dandomi del fascista, dovrebbe prima capire che cosa vuol dire amministrare un paese”: risponde così alle critiche piovute in queste ore il sindaco di Roccavione Paolo Giraudo, protagonista di una polemica sul mancato patrocinio a una manifestazione organizzata per il 25 luglio dalla Pro Loco del paese insieme all’Anpi di Borgo San Dalmazzo, all’Associazione Partigiana Ignazio Vian, ad Emergency e al collettivo Zaratan. Oggetto del contendere è quella che nel comunicato ufficiale della Pro Loco viene definita “pastasciutta dei fratelli Cervi”, ma che sulle pagine dell’Anpi, sottolinea Giraudo, è appellata “pastasciutta antifascista”. Sfumature? Non per il sindaco: “Come amministrazione avevamo chiesto di non chiamarla pastasciutta antifascista, ma in un altro modo. La Pro Loco ci aveva detto di sì ed effettivamente l’hanno fatto, solo che hanno usato il patrocinio dell’Anpi che sulle pagine social parla di ‘pastasciutta antifascista’”. “Siamo un’amministrazione oltre le parti: non guardiamo la destra e la sinistra, ma solamente il territorio” prosegue il primo cittadino: “Quando Roccavione è stata affiancata a questo nome dall’Anpi ci siamo tirati indietro, per una questione di rispetto”. Questo non significa, precisa, che vi sia una volontà di smarcarsi dagli eventi memorialistici in quanto tali, come quello organizzato con il professor Gigi Garelli, direttore dell’Istituto Storico della Resistenza, prima della “famosa” cena. Il sindaco, 42enne, in passato esponente di Forza Italia e consigliere comunale di opposizione a Borgo, rivendica le iniziative patrocinate dal Comune come la fiaccolata della vigilia del 25 aprile. O il recupero della tomba del partigiano Pasquale Viada completato nell’aprile scorso, dopo un lungo abbandono: “I consiglieri comunali l’hanno restaurata a proprie spese, ci ha dato anche una mano l’Anpi che abbiamo ripagato delle spese sostenute”. “Siamo l’amministrazione che ha fatto una scuola di italiano per stranieri e che copre il 100% delle ore di autonomia scolastica” aggiunge Giraudo, allargando lo sguardo. Tuttavia, dice, “lavoriamo tutti i giorni per non esporci politicamente, perché nel territorio possono esserci mille idee politiche ma noi vogliamo lavorare per i cittadini”. Di qui il rifiuto di un’iniziativa “politicamente esposta”. “Ai cittadini di Roccavione - conclude il sindaco - voglio dire che questa non è una presa di posizione per far sì che la gente non vada a mangiare. Possono fare quello che vogliono, devono soltanto sapere che l’amministrazione ha preso questa posizione perché la nostra politica è quella di non schierarsi”.

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