CUNEO - Per la Giornata del Farmaco in Piemonte donati quasi 50 mila medicinali da banco

La provincia di Cuneo 'maglia nera' sia dal punto di vista della diminuzione delle donazioni rispetto al 2020 che da quello del calo delle farmacie aderenti

22/02/2021 15:38

Più farmacie coinvolte, tanta solidarietà, anche se con numeri, come ampiamente previsto, in flessione rispetto allo scorso anno perché, come da sempre sottolinea l’assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino l’emergere di nuove povertà provocate dal Covid19 ha complicato estremamente un quadro sociale ed economico già compromesso dalle gravi crisi del 2008 e del 2011.
 
Si è conclusa, anche in Piemonte, la Giornata della Raccolta del farmaco 2021, organizzata, anche Piemonte, dal Banco Farmaceutico. L’iniziativa ha permesso di donare un farmaco da banco (ovvero, quelli che non necessitano di ricetta medica e che possono essere acquistati liberamente) da desinare ad enti che poi, a loro volta, si occupano di distribuirli a chi ne ha più bisogno.
 
In Piemonte, la raccolta è arrivata a 48.283 farmaci (-22% rispetto ai 62.592 del 2020), per un corrispettivo economico di 359.252 euro (-24% rispetto ai 468.987 euro del 2020), con la copertura del bisogno che si è assestata al 36% della richiesta di 136.706 farmaci, in calo rispetto al 43% del 2020.
 
Non mancano, però i segnali positivi: aumentano le farmacie coinvolte, a Torino e anche in Piemonte: in particolare, le farmacie di nuova acquisizione hanno ottenuto ottimi risultati, sia nella raccolta che nel rapporto umano con i clienti. Inoltre la diminuzione dei numeri assoluti era stata ampiamente preventivata, a causa della crisi sanitaria ed economica che stiamo vivendo e all’impossibilità dei volontari di prestare servizio come di consuetudine negli anni precedenti: è venuto così a mancare un importante supporto promozionale alla Giornata della raccolta del farmaco. Paradossalmente, però,  era atteso un calo maggiore e i numeri raggiunti sono superiori alle aspettative.
 
Straordinari, in particolare, i dati delle province di Novara e Vercelli, dove sono aumentati il numero e il valore dei farmaci raccolti. Il calo più vistoso, invece, in provincia di Cuneo, dove a un calo delle adesioni delle farmacie si è affiancata la diminuzione delle donazioni. Il leggero calo di enti coinvolti e persone assistite dipende, ancora una volta, dalla pandemia: nel 2020, a livello nazionale, il 40,6% degli enti ha sospeso alcuni servizi, il 5,9% ha chiuso e non ha ancora riaperto; di conseguenza sono state rilevate meno richieste dell’effettivo bisogno.
 
"Ringrazio il Banco Farmaceutico, che anche e soprattutto quest’anno ha voluto aiutare i più fragili con questa iniziativa che ha permesso, in Piemonte di donare più di 350 mila euro di farmaci “da banco”, quelli acquistabili senza ricetta, ma non per questo meno importante", spiega Caucino. "Ricordo - prosegue l’assessore - che tra questi figurano anche farmaci di largo consumo, per contrastare i sintomi influenzali, o il semplice mal di testa che oggi, purtroppo, in troppi non possono nemmeno permettersi". "L’emergenza Covid-19 - prosegue Caucino - ha fatto emergere il fenomeno delle nuove povertà. Persone che prima vivevano senza gravi problemi economici, oggi si trovano letteralmente sul lastrico, con difficoltà, in alcuni casi, addirittura ad acquistare il cibo e i farmaci anche più “banali”. Per questo dobbiamo attuare nuove misure mirate, proprio per contrastare il fenomeno delle nuove povertà e, laddove possibile prevenirlo. Il Piemonte non può e non deve lasciare nessuno indietro o da solo». "Ne approfitto - conclude Caucino - per ringraziare il Banco Farmaceutico, tutti i farmacisti che hanno aderito all’iniziativa e ovviamente chi ha deciso di donare un farmaco ai più bisognosi, auspicando che questa lodevole iniziativa possa ripetersi al più presto".
 
Per Clara Cairola Mellano, Presidente Banco Farmaceutico di Torino: "I numeri sono importanti, soprattutto quando parliamo di un'iniziativa concreta come la raccolta di farmaci a favore delle persone che non possono permettersi di curarsi, ma vanno letti e capiti nel loro contesto. Siamo ancora in piena pandemia e alla crisi sanitaria si aggiunge una gravissima crisi economica, vecchie e nuove povertà crescono in modo esponenziale. Per questo le donazioni effettuate da migliaia di torinesi e piemontesi e l'impegno profuso da tantissimi farmacisti, che hanno anche vestito i panni di volontari di Banco Farmaceutico, assumono un significato speciale. I farmaci raccolti in questa settimana di donazioni sono un presidio di salute per i più bisognosi, ma sono al contempo la prova della solidarietà e dell'altruismo che la nostra comunità è ancora in grado di esprimere. Per tutte queste ragioni ringrazio di cuore chi si è impegnato nella GRF21, i nostri volontari e i farmacisti, e chi ha partecipato donando anche un solo farmaco. Ricordo altresì che l'impegno del Banco Farmaceutico non si esaurisce qui, anzi continua con un lavoro quotidiano a sostegno della salute delle persone e delle famiglie in difficoltà".
 

c.s.

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