CUNEO - ''Perché ci si può ammassare sulla metropolitana e non frequentare le piste da sci all'aria aperta?''

Il Popolo della Famiglia contro la decisione del Governo: ''Gli operatori della montagna meritano più rispetto''

Redazione 16/02/2021 09:42

 
"Gli operatori della montagna e tutti i lavoratori delle stazioni sciistiche meritano più rispetto e soprattutto proporzionati indennizzi e ristori per il danno procurato loro in questi mesi": cosi Antonio Panero, Coordinatore provinciale del Popolo della Famiglia, dopo l'ennesima intempestiva ed irrispettosa decisione relativa alla non riapertura degli impianti da sci fatta all'ultimo minuto e senza alcun adeguato preavviso.
 
"C'è da rimanere allibiti - continua Panero - da cotanta mancanza di rispetto per i lavoratori del settore e per i cittadini, in balia di decisioni prese forse in base a dati scientifici, ma sicuramente annunciate nella maniera più deleteria per il comparto, con danni evidentissimi per i gestori degli impianti, i lavoratori del settore e di tutto l'indotto: migliaia di famiglie ancora una volta umiliate da una politica incapace di programmare".
 
"Non siamo qui certo a contestare l'ovvia attenzione ai bisogni di salute della popolazione - commenta Mario Campanella, medico e Responsabile Attività Sportive del PdF Cuneo -, quello che ci stupisce è sottolineare (come del resto hanno fatto in maniera bipartisan molti Presidenti di Regione) l'assenza di programmazione nelle decisioni e soprattutto la mancanza di rispetto per i lavoratori della montagna, che attenendosi alle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico avevano approntato tutte le condizioni per riaprire in sicurezza le stazioni".
 
"Sottolineo con piacere - conclude Campanella - come moltissimi sciatori abbiano rifiutato il rimborso degli ski-pass per dare un piccolo personale segno di vicinanza alle stazioni sciistiche. Chiediamo al nuovo Governo di dare invece un grande segnale di discontinuità e di sostegno al settore, che deve tornare ad essere occasione di svago e serenità per gli utenti e sopratutto risorsa concreta per la ripresa economica del turismo italiano. Anche perché non si capisce perché ci si possa ammassare come sardine in una metropolitana e non frequentare con le dovute precauzioni le piste all'aria aperta di una stazione sciistica".

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