CUNEO - ''Perché posso vedere il mio parrucchiere ma non il mio moroso?''

I Radicali di Cuneo promuovono una petizione per chiedere di aprire allo spostamento tra comuni anche per incontrare i propri congiunti

Il segretario dei Radicali di Cuneo, Filippo Blengino

Redazione 26/11/2020 15:56

I Radicali di Cuneo promuovono una petizione lanciata su change.org, già firmata da circa 1500 persone, per chiedere di aprire allo spostamento tra i comuni anche per incontrare i propri congiunti o, perlomeno, fidanzati e affetti stabili. 
 
Di seguito il testo del documento proposto: “In questa situazione di crisi sanitaria la salute fisica deve essere posta allo stesso livello di quella mentale. È giusto impedire ai cittadini di ricevere affetto e supporto dalle persone amate durante un periodo così spaventoso? Con le dovute precauzioni si potrebbe salvare anche la salute mentale dei cittadini. L'uomo è un animale atto alla socializzazione e privarlo degli affetti stabili è brutale e scorretto. Provoca ansia, incertezze e smarrimento. Perché posso prendere il bus e andare in ufficio ma non posso ritrovarmi con il mio congiunto? Perché posso vedere il mio parrucchiere ma non il mio moroso o mia mamma? Il telefono e la tecnologia continuano ad essere prolungamenti di noi stessi ma mai potranno trasmettere le emozioni e l'affetto dato dalle persone che amiamo. Al Covid-19 non interessa se da un giorno all'altro le coppie non possono vedersi più, e non gli interessa nemmeno di far sentire le persone isolate, sole e tristi. Lo stato italiano invece dovrebbe salvaguardare anche il bene mentale dei suoi cittadini. Rispettiamo le norme solo se ci sentiamo rispettati. Durante questa seconda ondata i cittadini sono stanchi, spossati e non ne vedono più la fine. È proprio questo il momento di garantire la salute mentale. L'uomo non è fatto per vivere in solitudine, abbiamo bisogno di affetto e conforto. Non tutti ce la fanno da soli. È il momento di cambiare qualcosa, è il momento di rendere questa pandemia più umana, è il momento di aiutarsi a vicenda”.

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