CUNEO - Piemove, i Giovani Democratici: "Nella forma attuale non risponde alle esigenze di tutti gli studenti"

La federazione provinciale chiede di estendere la misura anche a treni ed autobus extraurbani: "Le sedi universitarie decentrate perdono attrattività rispetto a Torino"

11/11/2025 08:31

A seguito della ricostituzione della federazione provinciale i Giovani Democratici della provincia di Cuneo, guidati dal nuovo segretario Marco Revello, lanciano la loro prima iniziativa sul territorio. Al centro della campagna c’è “Piemove – Piemonte, viaggia, studia”, la misura promossa dalla giunta Cirio che permette di usufruire di un abbonamento gratuito per il trasporto pubblico urbano dei comuni capoluogo di provincia aderenti (Torino, Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Vercelli). L’abbonamento è riservato agli studenti e dottorandi under 26 iscritti all’Università degli Studi di Torino, all’Università del Piemonte Orientale e al Politecnico di Torino. I Giovani Democratici sottolineano come l’iniziativa, nella forma attuale, non risponda in modo equo alle esigenze di tutti gli studenti piemontesi: “Vogliamo partire da un tema concreto, che tocca la vita reale dei giovani della Granda. Piemove nasce per agevolare la mobilità studentesca, ma di fatto funziona solo a Torino – dichiara Marco Revello – . Gli studenti che vivono o studiano in provincia restano esclusi dai benefici reali del provvedimento”. Il risultato, secondo i Giovani Democratici, è una misura che accentua le differenze tra Torino il resto del Piemonte: “Chi vive fuori città deve utilizzare ogni giorno treni o autobus extraurbani per raggiungere la propria sede di studio – prosegue Revello – . Le province come quella di Cuneo sono territori vasti e complessi, dove mantenere un sistema di trasporto efficiente è difficile. Se la Regione non interviene, il rischio è che queste aree restino sempre più isolate. Le sedi universitarie decentrate, come quelle di Cuneo, Alba, Savigliano, Mondovì e Fossano perderanno attrattività rispetto a Torino”.  Per questo i Giovani Democratici chiedono di estendere Piemove anche a treni ed autobus extraurbani, in modo da permettere ai giovani di muoversi dalla propria residenza alla propria sede di studio, indipendentemente da dove siano situati all’interno del Piemonte. Ricordano anche che altre forze politiche locali hanno riconosciuto la necessità di modificare la misura: “Non siamo soli in questa richiesta – sottolinea Revello –. Il Pd nella nostra provincia sta già portando avanti questa battaglia da diversi mesi, attraverso i circoli ed il consigliere regionale Mauro Calderoni. Inoltre, nel Consiglio della Provincia di Cuneo, tutte le forze politiche, comprese quelle vicine al presidente Cirio, hanno votato all’unanimità un ordine del giorno per rendere ‘Piemove’ utile anche agli studenti cuneesi. Il supporto è arrivato anche dal segretario provinciale del Pd e consigliere provinciale Davide Sannazzaro. Nella stessa direzione si sono mossi anche i Consigli comunali di Alba e Fossano, che hanno approvato ordini del giorno a sostegno della proposta. È la conferma che si tratta di una battaglia condivisa e di buon senso”. La federazione giovanile ha quindi avviato un volantinaggio informativo in diverse stazioni ferroviarie della provincia e una raccolta firme (qui il link: https://c.org/PRYgXY77hL) invitando tutti gli abitanti della Granda, specialmente i giovani, a sottoscrivere l’iniziativa.

c.s.

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