CUNEO - Pioggia e grandine: la Granda conta i danni

I tecnici Coldiretti impegnati nei rilievi dopo i fenomeni di domenica 13 maggio e giovedì 17 maggio nella bassa valle Varaita e nella zona di Dronero e Caraglio

18/05/2018 12:25

Non è ancora finita la conta dei danni per le colture in campo, mais, orzo, coltivazioni orticole e frutticole colpite dalla grandinata di domenica scorsa, 13 maggio, che ha interessato l’areale del Cuneese, con particolare gravità a Cervasca, Bernezzo, Caraglio (in particolare la frazione Vallera) Dronero e Busca in cui sono scesi dieci centimetri di grandine in pochi minuti e si registrano già altre pesanti grandinate nelle ultime ore. Il fenomeno più intenso nella serata di ieri, giovedì 17 maggio.
 
Rilevano i tecnici dell’Agenzia 4 A di Coldiretti: “Nella grandinata che ha interessato la bassa Val Varaita con i comuni di Costigliole, Piasco, Venasca, Rossana, ma anche i comuni di pianura come Verzuolo, i danni interessano per lo più i kiwi, sui quali generalmente non vengono usati gli impianti antigrandine. Siamo impegnati con i rilievi in campo per valutare l’entità dei danni e per garantire l’assistenza necessaria alle imprese agricole”.
 
Gli eccezionali eventi atmosferici hanno provocato diversi danni alle colture, dalla cascola dei frutti per la grandine, alla perdita di gran parte della fioritura delle varietà tardive di susino per le abbondanti piogge con un consistente abbassamento della produzione. Molti impianti frutticoli sono coperti da reti antigrandine, ma in alcuni casi, per la violenza e la rapidità dei fenomeni, il peso della grandine ha fatto aprire le reti, provocando danni soprattutto nella parte bassa delle piante.
 
L’ultima grandinata di ieri sera è la quarta che colpisce l’areale frutticolo: si tratta di episodi eccezionali, per la quantità e la violenza con cui la grandine è caduta e per l’anomalia che sta diventano sempre più frequente per cui questi fenomeni colpiscono nelle ore notturne. Concludono i tecnici dell’Agenzia 4A: “L’esperienza insegna che in annate come questa, il persistere di pioggia per un tempo così prolungato potrebbe provocare ulteriore sofferenza alle colture in campo, agli alberi da frutta e un’ulteriore cascola di frutti per tutte le specie”.


c.s.

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