CUNEO - Polemica sulla Rai: “Il Tg1 ‘buca’ la condanna di Lucano, ma sulla Lega sono sempre pronti”

Atto d’accusa del senatore Giorgio Bergesio e dei leghisti in commissione di vigilanza: “Sbirciano sul caso Morisi e dimenticano la notizia del giorno”

Redazione 30/09/2021 18:16

 
Il servizio pubblico radiotelevisivo torna a essere un campo di battaglia tra le forze politiche. A meno di tre giorni dal voto per il rinnovo delle principali amministrazioni comunali, a dare fuoco alle polveri sono i componenti leghisti della commissione di vigilanza Rai a palazzo Madama.
 
“Riteniamo increscioso come il Tg1 si dimentichi, nei titoli, della condanna di Lucano. Sempre pronti a sbirciare sul caso Morisi, ora Carboni e i suoi improvvisamente ‘bucano’ la notizia del giorno, salvo poi provare a rimediare con un servizio che lascia spazio ad una sola campana, quella del condannato”: la bordata arriva dal senatore cuneese Giorgio Maria Bergesio, concorde con i colleghi Simona Pergreffi e Umberto Fusco nello stigmatizzare il trattamento riservato al “caso Lucano”. L’ex sindaco di Riace, paese “modello” nelle politiche di accoglienza diffusa dei richiedenti asilo, è stato condannato a tredici anni e due mesi di carcere dal tribunale di Locri per associazione a delinquere, falso, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, abuso d’ufficio e peculato.
 
Per gli esponenti del Carroccio la Rai ha adottato “due pesi e due misure” rispetto allo scandalo che ha coinvolto in questi giorni l’ex stratega della comunicazione di Salvini, Luca Morisi, indagato per un festino a base di droga e sesso mercenario: “Strano come quando c’è da attaccare la Lega si è sempre pronti, mentre se c’è qualcosa che riguarda gli amici degli amici ci si distrae colpevolmente. Porteremo il caso in commissione con le dovute modalità, confidando inoltre che l’avvento di Fuortes possa presto porre rimedio ai danni arrecati dal precedente amministratore delegato, capace di premiare alle direzioni dei tg personaggi evidentemente non all’altezza”.

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