Gentile Direttore,

han dovuto mettersi in sei, rigorosamente maschi, sei nostalgici fratelli d'Italia, per aggredire con una lettera polemica di bassa lega, due donne cuneesi, che rivestono responsabilità di governo e parlamentari. Non si capisce con chiarezza se la loro contestazione sia politica, fatta ad una Ministra (Fabiana Dadone) e ad una parlamentare (Chiara Gribaudo) nel loro operare, o piuttosto al loro essere donne impegnate in politica, e pure ad alti livelli!

 

Da questo punto di vista più che “corrosiva” definiremmo la lettera squalificante per i sei scriventi. Sorvoleremmo sul fatto che l'eliminazione del presidio di Ceva della Polizia stradale deriva da un Piano nazionale, e che un accordo è stato raggiunto, con una mediazione, come spesso accade in politica. Sorvolano invece i sei scriventi, dimostrando la loro miseria umana ancorché politica, sul dettaglio che l'onorevole Gribaudo ha dovuto subire un difficile periodo di isolamento, nonostante il quale si è impegnata e sta lavorando perché siano colmati al più presto i ritardi della Regione Piemonte nel fornire su vasta scala tutti i dispositivi protettivi e sanitari necessari a contrastare il Coronavirus.

 

Sono peraltro gli stessi sei scriventi a ricordare che l'Unità di crisi del Piemonte "sta scrivendo un protocollo con le ASL..."finalizzato ad individuare le linee guida di intervento sulla difficile questione Covid-19, ammettendo quindi un sostanziale ritardo di azione. Sul giallo dei dispositivi di sicurezza mancanti per il personale sanitario (Icardi su la Stampa di Cuneo il 19 marzo), sulla gestione dei casi Covid-19 e la ricerca di letti in uscita nelle Rsa (ipotesi poi smentita, ma con tanto di lettere già spedite alle Rsa), sulla richiesta di tamponi per tutto il personale sanitario sul territorio, il Pd non ha mai fatto mancare il suo pronto intervento, laddove possibile, a partire dagli organi di stampa.

 

Il PD come è suo costume, e come ha fatto dall'emergere della crisi, collaborerà grazie alle sue donne ed ai suoi uomini, in modo costruttivo con la Regione per la più sollecita ed efficace azione di contrasto all'emergenza sanitaria, come a quella economica e sociale. Non perdendo altro tempo a badare a polemiche sollevate solo per sterile elettoralismo o per protagonismo personalistico e per comparire sui media.