CUNEO - Preservativi a scuola? All'Agrario se ne parla in Consiglio d'Istituto

La proposta del rappresentante degli studenti: 'È ora di introdurre l'educazione sessuale nelle scuole, in Svezia c'è dal 1942'

c.s. 24/04/2018 16:56

Durante la prossima seduta, convocata per giovedì 26 aprile 2018, il Consiglio dell’Istituto di Istruzione Superiore “Virginio – Donadio” di Cuneo discuterà la proposta presentata da alcuni studenti riguardante l’istallazione, all’interno dei locali della scuola, di un distributore di profilattici con prezzi calmierati.
 
Filippo Blengino, Rappresentante degli studenti dell'Istituto e autore della proposta, aggiunge: “La scuola occupa una grande fetta della nostra vita ed è di fondamentale importanza, per tutelare la salute della società che la Costituzione intende di interesse comune, parlare di educazione sessuale e di affettività. La maggioranza dei paesi europei l’ha introdotta come materia scolastica, rendendola obbligatoria per gli studenti. La Svezia ha legiferato in tal senso nel 1942 per esempio! Noi, come l’Ungheria, siamo tra i pochi Paesi dove si preferisce dare spazio ad alcune materie scolastiche poco formative ed utili, rafforzando quello che è un muro di tabù difficile da distruggere, legato ad una mentalità conservatrice e arretrata, che “galleggia” nell’equazione: educazione sessuale uguale indurre i giovani ad avere rapporti sessuali a età premature. In realtà siamo di fronte ad un abbassamento dell’età media del primo rapporto sessuale ed è quindi fondamentale assicurarci che i giovani abbiano esperienze sicure e protette, con l’obiettivo di ridurre la diffusione di malattie sessualmente trasmissibili che possono portare anche alla morte e per cercare di ridurre le interruzioni volontarie di gravidanza, che sono un diritto insindacabile ma che risultano essere scelte difficili, sia sotto un punto di vista psicologico che fisico, per le donne (e delle donne) e prevenibili attraverso progetti concreti. C’è quindi la necessità di investire, a partire dalle scuole elementari, in progetti sull’affettività e sul rispetto reciproco, che sfocino nelle scuole medie superiori in interventi sull’educazione sessuale, chiarendo ai giovani che basta poco per evitare malattie molto pericolose. L’Aids, una delle più conosciute e gravi, ne è solo un esempio. Il nostro Istituto è stato interessato, quest’anno scolastico, da una serie di progetti sull’educazione sessuale che devono però concretizzarsi, dando realmente agli studenti i mezzi per potersi proteggere. Proporre quindi al Consiglio di Istituto di installare un distributore di profilattici, ad esempio nei bagni della scuola, con prezzi calmierati significa rendere quest’ultimi più accessibili ai giovani e quindi garantire l’aumento della media dei rapporti sicuri. Una modello di scuola che pensa alla salute dei giovani è dal resto una scuola responsabile e obiettiva, che sta lontana da muri ideologici. Ci auguriamo che il futuro Governo ed il Parlamento intervengano affinché si consolidi un’idea di questo tipo, sperando che la nostra scuola approvi, come molte scuole italiane, una proposta presentata per la tutela della salute degli studenti ed utile per l’intera società.”
 
Con Blengino si schierano i Radicali, appoggiano la proposta presentata al Consiglio dell’Istituto Agrario cuneese, per bocca di Igor Boni, coordinatore dell’Associazione Aglietta (Radicali Piemonte): "La proposta di Filippo Blengino ha il merito della concretezza ed è lontana dalla ipocrisia perbenista che ancora attanaglia questo Paese. Credo che in tutte le scuole superiori avere la possibilità di acquistare profilattici da un distributore sia un atto di responsabilità".

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