CUNEO - Prove di fusione tra Cuneo e Borgo San Dalmazzo?

Ieri incontro tre le due Giunte a Palazzo Civico. Nelle dichiarazioni i due sindaci restano abbottonati, ma...

S.M. 10/07/2020 09:42

Prove di fusione tra Cuneo e Borgo San Dalmazzo? Ieri, giovedì 9 luglio, nel Salone consiliare del Palazzo Municipale, la Giunta Comunale del capoluogo e quella borgarina si sono incontrate, ufficialmente per parlare di obiettivi di sviluppo comuni, e a molti sarà venuto in mente quel progetto di matrimonio di cui tanto si è parlato sul finire della scorsa estate. Un'idea ambiziosa che rafforzerebbe il ruolo del capoluogo provinciale portando a oltre 68 mila gli abitanti e aumenterebbe a 142 chilometri quadrati la sua superficie, facendolo diventare il quinto comune più esteso della Granda, con tutte le opportunità del caso.
 
Le dichiarazioni ufficiali dei sindaci però, mirano a nascondere il pallone. “Cuneo e Borgo ormai si sviluppano ormai senza soluzione di continuità territoriale, è normale quindi ritrovarsi per ragionare su prospettive condivise – ha commentato Federico Borgna -. Sono tante le tematiche che ci vedono impegnati su fronti comuni. Penso ai lavori che stiamo portando avanti in piazza d’Armi, alla Caserma Montezemolo, all’asse rettore, a Cascina Vecchia, agli eventuali progetti di sviluppo nell’area del Palazzetto dello sport e alla Caserma Fiore, progetti che devono riuscire a dialogare nel tempo e per cui vanno quindi costruite strategie comuni. Incontri come quello di giovedì servono a questo”.
 
“Per due città contigue come le nostre, realtà con problematiche e opportunità di sviluppo comuni, è fondamentale il confronto e il dialogo - gli ha fatto eco il sindaco di Borgo Gian Paolo Beretta -. Il futuro turistico, culturale, sociale ed infrastrutturale delle nostre due comunità e di tutto il territorio circostante necessita sempre più di progetti e riqualificazioni condivisi”.
 
Sia Borgna che Beretta si guardano bene dal rilasciare dichiarazioni ufficiali in merito, ma l’incontro di ieri fa pensare - e non solo i più maliziosi - che il progetto che un anno fa circolava nei corridoi di palazzo Civico non sia finito nel dimenticatoio.

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