CUNEO - Quale olio abbiamo nei ristoranti a Cuneo? Il Comitato difesa dei Consumatori sulle irregolarità

Riceviamo e pubblichiamo

27/02/2017 17:44

Sul territorio nazionale,  al ristorante, la bottiglia deve avere un tappo antirabbocco e l'etichetta. Naturalmente la legge vale per l'olio extravergine di oliva. 
Una etichetta impregnata può essere sinonimo di rimbocchi non consentiti, spiega l'avvocato Alessio Ghisolfi, ed è sinonimo di scarsa attenzione della gestione del locale.

Le bottiglie devono essere aperte e messe a disposizione con l'antirabbocco e non oggetto di rinvasi e manipolazioni che minano la certezza sulla qualita'del prodotto. 2000 varietà nel mondo e una selezione circoscritta nell'unione europea: l'olio extravergine è un antiossidante fondamentale con cui non si scherza.  

Il CNR,  spiega Ghisolfi,  promuove da anni un costante impegno nell'analisi del dna dell'olio in uso sulle tavole. I dati del Software consentono di evidenziare non solo le varieta' ma anche la presenza di miscele di olive estere. 

Al ristorante, in tal senso la sensibilità è significativamente aumentata, una bottiglia di olio extravergine a norma è senza dubbio una sentinella fondamentale sulla qualità del locale. 

Il Comitato Difesa dei Consumatori si trova a Cuneo in Via XX Settembre n. 42 .

c.s.

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