CUNEO - “Quattro Novembre: una data che unisca gli italiani”

Scrive un gruppo di militanti di Fratelli d’Italia: “Rappresenta l’unità giuridica e spirituale di tutti gli italiani, non sia una ricorrenza di serie B”

Redazione 06/11/2022 18:51

Riceviamo e pubblichiamo:
 
Egregio direttore,
nella giornata del IV Novembre noi di Fratelli d’Italia celebriamo con senso di italianità e riconoscenza le nostre Forze Armate per il contributo fondamentale all’indipendenza e alla sicurezza della Patria e per la presenza attiva dell’Italia a presidio della pace internazionale. Noi ricordiamo con orgoglio e commozione anche tutti i Caduti della Ia e IIa Guerra mondiale, e quelli che poi negli anni si sono sacrificati in missione in Africa, in Medio Oriente, nei Balcani, in Afghanistan e in Iraq.
 
Un filo saldo unisce la Storia del nostro passato al nostro presente. Ne è un esempio significativo il treno che in questi giorni ha percorso l’Italia. Viaggia lentamente, passando dalle grandi linee di comunicazione alle vecchie ferrovie ormai abbandonate e riattivate per l’occasione. È partito da Trieste il sei ottobre e arrivato a Roma il quattro Novembre. Poche, vecchie carrozze con a bordo un solo virtuale passeggero, che occupa la carrozza centrale. È il treno del Milite Ignoto, che riproduce, con puntuale esattezza, quello che mosse da Aquileia il 29 ottobre del 1921 e portò nella Città Eterna il Simbolo di un’intera Nazione, quel Soldato sconosciuto che oggi riposa all’Altare della Patria.
 
È una bella iniziativa del Ministero della Difesa e di Trenitalia, già svolta lo scorso anno in occasione del centenario dell’ascesa e sepoltura al Vittoriano e ripetuta adesso, in un clima meno assillato dalle preoccupazione della pandemia. Ma purtroppo, il silenzio che circonda il suo viaggio trae origine più che dalle preoccupazioni dell’oggi, dalla troppa lunga indifferenza alla nostra Storia, alla nostra identità di Nazione, che deve caratterizzare - al di là di ogni opinione politica - il senso stesso della vita di una compagine statale.
 
Noi riteniamo che deve tornare ad essere celebrata esattamente nel giorno della ricorrenza, la Giornata della Vittoria delle Forze Armate, dei Caduti per la Patria e per l’Unità d’Italia: quel IV Novembre che, con la infelice decisione del 1976, è diventata una “festa mobile”, da celebrare non più nel giorno dei fatti che ricorda, ma alla prima data festiva che le è prossima. Una ricorrenza di serie B insomma. Invece, quella data rappresenta davvero l’Unità giuridica e spirituale di tutti gli Italiani che custodiscono la Memoria proiettati verso il futuro. Ringraziamo per la pubblicazione.
 
 
Paolo Chiarenza, Guido Giordana, Luca Ferracciolo, Enzo Tassone, Maurizio Occelli, Paolo Barabesi, Mario Franchino, Mario Pinca, Rosalia Grillante, Denis Scotti, Fabio Mottinelli, Mauro Vannucci, Vanda Valerio

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