CUNEO - Reddito di cittadinanza, da oggi 423 famiglie a Cuneo sono senza sussidio

Inps Piemonte e assessorato regionale al Lavoro spiegano quali saranno le modifiche. Per i nuclei con disabili, minori o over 60 per ora non cambia nulla

Redazione 01/08/2023 18:36

“Conoscevamo da mesi l’orizzonte temporale che avrebbe portato all’entrata in vigore delle nuove misure del Ddl Lavoro del governo e quindi all’interruzione del RdC per le persone considerate abili al lavoro, ma è fisiologico che tutti i cambiamenti portino ad un momento di preoccupazione, purché non si cavalchi questo sentimento in modo strumentale. Spaventare la collettività porta solo ad una inutile agitazione popolare”: lo afferma l’assessore al Lavoro e Formazione della Regione Piemonte Elena Chiorino, in una nota congiunta che l’assessorato ha diramato insieme all’Inps.
 
L’obiettivo, si precisa, è “contribuire a fornire informazioni semplici e chiare per aiutare i cittadini ad orientarsi al meglio in merito alle disposizioni in attuazione dal primo agosto per i percettori del Reddito di Cittadinanza”. Chiorino prosegue: “Ai cittadini dobbiamo dare le giuste informazioni e assicurare loro che il governo non intende lasciare indietro nessuno: per chi dal primo di agosto sarà escluso dal sussidio ci saranno misure a supporto come la formazione-lavoro e l’inserimento mirato grazie al sostegno dei servizi territoriali dedicati all’occupazione, orientamento e formazione. Con il Decreto Lavoro del Governo di Giorgia Meloni chi realmente non può lavorare o rientra nella casistica per ricevere l’assegno di inclusione avrà garantito sempre il giusto sostegno e la necessaria assistenza”.
 
“Credo fortemente - aggiunge ancora l’esponente della giunta Cirio - che sia necessario offrire un ventaglio di opportunità concrete, non sussidi. Chi può lavorare deve poterlo fare e arrivare a conquistare dignità, soddisfazione e indipendenza economica. L’assistenzialismo puro ha favorito solo immobilismo e impoverimento sociale. Sviluppo, crescita e benessere socio-economico si realizzano solo attraverso le politiche attive del lavoro, come orientamento e formazione”.
 
Le nuove misure che superano il RdC
 
La legge 85 del 3 luglio 2023 stabilisce che il Reddito di Cittadinanza sia sostituito da due nuove misure di sostegno, l’Assegno di inclusione (ADI) e il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL). La stessa legge prevede che per il 2023 il Reddito di cittadinanza sia erogato ai nuclei beneficiari per un massimo di sette mensilità, per cui l’ultima rata è stata quella di luglio 2023.
 
Tuttavia, i nuclei familiari in cui vi sia la presenza di disabili, minori, over 60 o che risultino essere in carico ai servizi sociali percepiranno il reddito sino al mese di dicembre 2023. Successivamente, dal 1° gennaio 2024, questi nuclei saranno potenzialmente destinatari dell’Assegno di Inclusione, se risulteranno in possesso di tutti i requisiti che saranno previsti dalla normativa e dai regolamenti applicativi di prossima emanazione. I servizi sociali prenderanno in carico solo i nuclei familiari che si trovino in situazioni di particolare disagio sociale e che siano difficilmente inseribili in percorsi di accompagnamento al lavoro.
 
RdC: cosa cambia per gli occupabili
 
I nuclei familiari che non rientrano nelle precedenti casistiche, i cui componenti siano già stati avviati ai centri per l’impiego e per coloro che non risulteranno presi in carico dai servizi sociali per la presenza di soggetti occupabili, dal 1° settembre 2023 potranno accedere alla misura del Supporto per la Formazione e per il Lavoro presentando apposita domanda nonché seguendo i percorsi formativi o di attivazione previsti, ricevendo un supporto economico di 350 euro per massimo 12 mesi.
 
Il direttore regionale Inps Piemonte Bonanni specifica che “i nuclei familiari a cui è stato sospeso il Reddito di cittadinanza in Piemonte sono 7.299, di cui 4.615 nuclei in carico a Torino, poi 940 ad Alessandria, 423 a Cuneo, 383 a Novara, 380 ad Asti, 233 a Vercelli, 210 a Biella e 115 nel Verbano Cusio Ossola. Al momento si è in attesa dell’emanazione dei regolamenti attuativi, che indicheranno nel dettaglio le procedure per chiedere le due prestazioni che sostituiranno il Reddito di cittadinanza. Inoltre l’INPS, per supportare tutti i richiedenti la prestazione, sta ultimando la realizzazione di una video guida personalizzata che illustrerà all’interessato passo passo il percorso da seguire”.

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