CUNEO - Regione Piemonte, definiti i criteri per la concessione dei contributi per la rimozione dell'amianto

L'assessore regionale all'Ambiente Alberto Valmaggia: 'A breve potremo pubblicare il bando per finanziare interventi per oltre 2 milioni di euro'

15/02/2019 14:40

Continua l’impegno della Giunta regionale nella sfida per liberare il territorio piemontese dai pericolosi manufatti contenenti fibre di amianto. Già in passato, infatti, Comuni ed enti provinciali si sono visti assegnare oltre 6 milioni di euro in attuazione della l.r. 30/2008, riguardanti prioritariamente interventi di rimozione di manufatti presso edifici scolastici e, in subordine, presso altri edifici sempre di proprietà pubblica.
 
Col provvedimento approvato oggi in Giunta regionale sarà possibile mettere a bando nuove disponibilità di contributo per un ammontare complessivo di 2 milioni e 50mila euro a valere sulle annualità 2019-2020. Il provvedimento stabilisce i criteri con i quali sarà possibile predisporre il bando, sempre in conformità con quanto definito dal Piano Regionale Amianto 2016-2020, per dare priorità agli interventi su edifici di proprietà comunale, favorendo la bonifica degli edifici scolastici.
 
L’importo massimo assegnabile per singola istanza è pari a 250mila euro, e potrà coprire i costi di bonifica, di ripristino strettamente conseguenti alla rimozione del manufatto, nonché agli oneri per la sicurezza. Il bando regionale per la presentazione delle istanze di contributo da parte dei Comuni verrà pubblicato nelle prossime settimane.
 
Con questo provvedimento la Giunta regionale ha dato un’ulteriore segnale dell’importanza che riveste la salute dei cittadini, a partire da quella dei bambini e dei ragazzi che frequentano le scuole piemontesi – afferma l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Alberto ValmaggiaSono oltre 2 milioni di euro le risorse messe a disposizione oggi, che aggiunte agli oltre 6 milioni dei precedenti bandi, fanno comprendere quanto il territorio piemontese necessiti di sostegno per la messa in sicurezza dell’incolumità dei cittadini”.


c.s.

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