CUNEO - Revisione veicoli: presentato alla Camera lo studio Assocar-Politecnico, mille aziende a rischio

Chiara Gribaudo: ''L’adeguamento delle tariffe indispensabile, sono a rischio posti di lavoro importanti nella filiera dell'automotive''

Redazione 01/10/2020 15:06

 
 
Si è tenuta ieri presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati la presentazione dello studio commissionato da AssoCAR, Associazione Nazionale Centri di Controllo settore revisioni veicoli fortemente radicata in Piemonte, al Politecnico di Torino per dettagliare la situazione economica dei centri di revisione e controllo che operano in Italia. All’incontro, organizzato insieme all’onorevole Chiara Gribaudo del PD, sono intervenuti il Presidente di AssoCAR Luca Donna e il Segretario Fabio Marinello, che hanno presentato l'analisi economico finanziaria 2010-2019 e proiezione 2020-2023 a cura del Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione del Politecnico di Torino. "Lo studio è stato elaborato su un corposo campione di aziende, tutte quelle della regione Piemonte - dichiara il Presidente Luca Donna - e dimostra che il settore ha ormai pochi margini di sopravvivenza economica. Oltre 1.000 aziende rischiano la chiusura se non si interverrà con adeguamenti tariffari, con evidenti conseguenze in termini economici ed occupazionali per i 20.000 dipendenti coinvolti".
 
“I dati presentati oggi da AssoCAR devono richiamare l’attenzione del Parlamento e del Ministero dei trasporti – dichiara l’onorevole Gribaudo - L’adeguamento delle tariffe ministeriali appare indispensabile per aggiornare il costo di questo servizio indispensabile per gli automobilisti a dei costi aziendali che sono cresciuti e devono essere riconosciuti. Sono a rischio posti di lavoro importanti nella filiera dell’automotive. Allo stesso tempo, i centri di controllo sono indispensabili nel garantire la sicurezza dei mezzi che circolano sulle nostre strade. Non possiamo trascurare la loro sostenibilità nella discussione e nelle misure per la transizione ecologica e il sostegno ai comparti industriali, commerciali e dei servizi di questo settore centrale per l’economia italiana”.

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