Riceviamo e pubblichiamo.
L'apertura al traffico veicolare del tratto di viale Angeli tra corso Brunet e Corso Vittorio Emanuele, ex isola pedonale, era stata annunciata come una possibile soluzione per alleggerire il carico sulle arterie stradali limitrofe. A distanza di un po' di tempo, la realtà mostra un quadro più articolato: se da un lato un certo sollievo è stato registrato in alcune zone, dall'altro si sono generate nuove e inaspettate criticità, di fatto la congestione veicolare in via Bersezio si ripropone ora maggiorata 150 metri più in là e pertanto il problema parrebbe semplicemente spostato.
I monitoraggi quantitativi, effettuati a novembre 2023 e a giugno 2024, sulla base dei quali si è mossa l’amministrazione comunale per riaprire al traffico i 450 metri di passeggiata sul viale, fornivano per via Bersezio una indicazione di traffico medio orario nelle condizioni peggiori, vale a dire in inverno nei giorni infrasettimanali, di 240-350 macchine in direzione valle e 80-240 in direzione monte tra le ore 8 e le 19. La congestione ed i picchi di traffico avvenivano per lo più alla sera 17-18. Ci si trovava pertanto di fronte ad un traffico diffuso in tutte le ore con una bassa variabilità media oraria tra mattino e sera.
L’apertura del viale nel tratto tra i corsi ha invece portato con la necessaria attivazione del semaforo a lunghe code di veicoli in attesa sul viale, che tra le 16 e le 19 possono raggiungere l’altezza di corso Dante ed oltre e ad intasamenti minori in lunghezza, ma comunque impattanti, su corso Brunet. Si potrebbe con facilità chiosare che abbiamo cercato di nascondere la polvere sotto il tappeto. Purtroppo però l’inquinamento da smog e da rumore viaggia in aria e così la decisione presa dal Comune ha spostato il disagio a scapito dei bambini che sono assidui frequentatori del parco giochi antistante il semaforo ed ai cittadini frequentatori del parco della Resistenza, creando inoltre un vero e proprio collo di bottiglia per il traffico proveniente dal centro.
È tempo quindi di disporre di nuovi dati che per accuratezza e quantità permettano di poter valutare non solo qualitativamente ciò che sta avvenendo con la sperimentazione in corso.
Ad oggi il bilancio ambientale delle modifiche è negativo; si è ridotta del 25% una zona ad alto valore ambientale frequentata da migliaia di cittadini, rendendola oltretutto scarsamente fruibile soprattutto da chi abita in centro ed ha una certa età; si sono create nuove zone di concentrazione del traffico probabilmente maggiori di quelle precedenti ed in una zona a vocazione ricreativa dove è elevato il numero di bambini ed adulti in cerca di relax. Si attendono pertanto nuovi dati per poter analizzare compiutamente la situazione prima che l’auspicata apertura della possibilità di svolta da corso Nizza a corso Brunet cambi nuovamente le valutazioni e si spera possa far tornare l’isola pedonale dove era e dove i cittadini cominciano ad auspicarsi che torni.
Domenico Sanino Pro Natura Cuneo
Bruno Pisacenza Legambiente Cuneo
Alberto Collidà Italia Nostra Cuneo
Albino Gosmar Cuneo Birding
Patrizia Rossi Lipu Cuneo