“Oggi il Senato ha compiuto un passo storico, approvando una riforma attesa da tempo che bilancia in modo intelligente la tutela del nostro patrimonio con la necessità di semplificare la vita a cittadini ed imprese. Con questa delega al Governo, la Lega mantiene la promessa di garantire meno burocrazia e più sviluppo per l'Italia”, così il senatore Giorgio Maria Bergesio (Lega), vicepresidente della Commissione Attività Produttive del Senato commenta l'approvazione del disegno di legge di cui è firmatario, avvenuta stamani in Senato, che delega il Governo a rivedere il Codice dei beni culturali e del paesaggio in materia di procedure di autorizzazione paesaggistica. Il testo, dopo il voto favorevole del Senato, passerà ora al vaglio della Camera dei Deputati. La riforma è stata pensata per superare le incertezze applicative e le lungaggini burocratiche che hanno spesso rallentato cantieri e investimenti. Tra i punti salienti del provvedimento: - semplificazione e velocità: la riforma introduce il silenzio-assenso per le autorizzazioni paesaggistiche ed un migliore coordinamento tra il Codice dei beni culturali e il Testo Unico dell'edilizia; - decentramento delle competenze: gli interventi di lieve entità non saranno più sottoposti al parere della Soprintendenza. La competenza passerà direttamente agli enti territoriali, snellendo enormemente i processi per le piccole opere; - priorità strategiche: le autorizzazioni per le infrastrutture strategiche e di preminente interesse nazionale saranno gestite direttamente dalla Direzione Generale del Ministero della Cultura, garantendo un iter più rapido e mirato; - semplificazioni per l'emergenza: saranno previste procedure accelerate per gli interventi di prevenzione del rischio idrogeologico e sismico, e per il ripristino di infrastrutture danneggiate da calamità naturali; - meno ripetizioni: saranno introdotte semplificazioni per il rinnovo delle autorizzazioni per attività stagionali e ricorrenti che non prevedono variazioni. “Con l'approvazione di questa legge, diamo al Governo gli strumenti per modernizzare il sistema burocratico, rendendolo più efficiente e al passo con i tempi. La tutela del paesaggio non è in contraddizione con la semplificazione: al contrario, procedure chiare e rapide permettono una gestione più efficace e trasparente, a beneficio di tutti”, conclude il senatore Bergesio.