CUNEO - Rinnovo delle concessioni agli ambulanti, Fiva prende posizione contro l'abusivismo

Il comunicato della sottosezione di Confcommercio: ''Rispetto per chi si impegna quotidianamente per essere in regola''

Redazione 23/02/2021 14:38

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa emesso dal comitato Fiva-Confcommercio della Regione Piemonte per chiarire la posizione del Sindacato in relazione all’abusivismo, a seguito di quanto disposto dalla Regione Piemonte in riferimento alla richiesta della verifica della regolarità contributiva e della successiva presentazione delle domande per il rinnovo delle concessioni di posteggio.
 
 
Procede spedito il lavoro degli uffici comunali impegnati nelle procedure di rinnovo delle concessioni per i posteggi dei mercati, che a fine giugno saranno rinnovati per i successivi dodici anni mettendo fine alle preoccupazioni degli operatori dei mercati del Piemonte iniziate con la famosa Direttiva Bolkestein. Intanto, per arrivare puntali alla scadenza di inizio estate, entro il prossimo 28 febbraio i 16.000 ambulanti piemontesi dovranno chiedere ai comuni in cui lavorano il VARA, la verifica annuale di regolarità delle aree pubbliche fortemente voluta negli anni passati dalle associazioni di categoria per tutelare gli operatori regolari.
 
“ Fiva Confcommercio ringrazia l’Assessore regionale al Commercio, Vittoria Poggio, per aver compreso l’importanza di agevolare il rinnovo delle concessioni dei mercati – dichiara Tino Marolo, Presidente regionale di Fiva Confcommercio – evitando che la verifica della regolarità contributiva sia effettuata, come previsto dalla normativa nazionale, tramite Durc, dunque anche sugli anni 2019 e 2020”.
 
Fiva Confcommercio Piemonte prende pertanto le distanze dai tentativi di contestare le scelte della Regione Piemonte: “Non conviene essere abusivi – prosegue il Presidente Marolo – perché in questo modo si legittima una tendenza di opinione che tende ad individuare gli ambulanti come evasori fiscali e contributivi. E così non è. L’abusivo non solo infrange la legge ma manca di rispetto alle tante Colleghe e ai tanti Colleghi che, a prezzo di grandi sacrifici, cercano di essere in regola. Un esempio da “furbetti” che, alla lunga, non può pagare e che rischia di danneggiare l’immagine dell’intera categoria”.
 
Fiva Confcommercio ricorda infine che, anche chi fosse in ritardo nel pagamento dei contributi Inps, può comunque impostare un piano di rientro, utile per regolarizzare la propria posizione in vista del rinnovo delle concessioni.

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