SALUZZO - Saluzzo conta i danni dopo la 'bomba d'acqua' di ieri, Coldiretti: 'Danni per 50 aziende zootecniche'

'Un temporale di furia inaudita, scaricati in un’ora ben 190 millimetri di pioggia'. I tecnici al lavoro per monitorare la situazione

Redazione 23/09/2020 10:16

 
Saluzzo conta i danni della bomba d’acqua che nel tardo pomeriggio di ieri si è abbattuta sull'ex Marchesato, causato danni in particolare nel settore agricolo.
Una cinquantina le aziende zootecniche colpite. Lo rileva Coldiretti Cuneo, i cui tecnici da ieri sera sono al lavoro per monitorare la situazione.
 
“Un temporale di furia inaudita ha scaricato in un’ora ben 190 mm di pioggia, soprattutto su frazione Cervignasco e via dei Romani, inondando strade, allagando case, capannoni e stalle, dove l’acqua ha sfiorato un metro di altezza. Ingenti i danni fra animali a mollo, fieno, paglia e macchinari sommersi, impianti elettrici in tilt” spiega Mario Dotto, Segretario Coldiretti di Zona Saluzzo.
 
"Questa ondata temporalesca – rimarca Coldiretti Cuneo – ha inaugurato l’inizio dell’autunno dopo una stagione estiva segnata da eventi estremi, figli dei cambiamenti climatici in atto, che hanno duramente pesato sugli imprenditori agricoli locali, danneggiando e, in diversi casi, compromettendo totalmente i raccolti di frutta, ortaggi e cereali. Come non ricordare le ripetute grandinate e le trombe d’aria che, tra luglio e agosto, hanno investito le campagne tra Saluzzese, Saviglianese e Fossanese, spezzando interi ettari di frutteti nel distretto frutticolo più importante del Piemonte, spianando campi di cereali, distruggendo pioppeti, scoperchiando serre, capannoni e case".
 
Quella del 2020 è stata una vera e propria estate tropicale con oltre 8 tempeste al giorno lungo tutta la Penisola, secondo l’elaborazione di Coldiretti su dati dell’European Severe Weather Database (ESWD). I 750 eventi estremi che si sono verificati nei mesi estivi sono il risultato dell’enorme energia termica accumulata nell’atmosfera in un anno che finora è stato di oltre un grado (+1,05 gradi) superiore alla media storica, classificandosi in Italia al secondo posto tra i più bollenti dal 1800, sulla base dell’analisi Coldiretti su dati ISAC CNR relativi ai primi otto mesi del 2020.
 

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