CUNEO - San Rocco Castagnaretta, il restauro della cappella di Tetto Odella potrebbe passare per i bandi del PNRR

La risposta dell'assessore Mantelli a un'interrogazione di Cuneo per i Beni Comuni: "Le ragioni delle doglianze ci sono tutte"

La cappella di Tetto Odella

s.m. 07/03/2022 19:43

La questione del restauro della cappella di Tetto Odella di via del Mulino, in frazione San Rocco Castagnaretta, è approdata in Consiglio comunale.
Nell’assemblea cittadina di stasera, lunedì 7 marzo, l’assessore alla Rigenerazione Urbana Mauro Mantelli ha risposto a un’interrogazione sul tema della consigliera di minoranza - e candidata sindaco - Luciana Toselli. L’esponente di Cuneo per i Beni comuni ha domandato alla Giunta “per quali motivi l’amministrazione comunale non ritiene doveroso intervenire per ridare valore all’aspetto architettonico”. 
 
“Le ragioni delle doglianze ci sono tutte - ha esordito Mantelli -. C’è un vincolo della soprintendenza per tutelarla, ma chi è addetto a tutelare beni architettonici può indicare priorità, non erogare finanziamenti per il resturo”.  Nonostante questo negli anni alcuni interventi sono stati eseguiti: “Le statue che erano all’interno sono state portate al museo, ed è stato messo in sicurezza il tetto, che è fatto in lamiera e garantisce che non piova dentro. Inoltre è stata installata la segnaletica opportuna. L’assessorato si è mosso nel limite delle proprie possibilità”. Secondo l’assessore una possibilità per riportare l’edificio all’antico splendore potrebbe arrivare grazie ai finanziamenti europei: “Dobbiamo essere molto attenti ai bandi del PNNR - ha concluso -, affinché si trovino risorse per il restauro”.
 
La cappella settecentesca è parte integrante del complesso agricolo di Cascina Odella Grossa e diventò proprietà dell’ospedale “Santa Croce” per testamento del Conte Marcantonio Delfino il 22 luglio del 1785. In seguito divenne un asilo infantile con il nome di “Regina Margherita”, gestito fino al 1892 dalle Suore Giuseppine. Dopo lo spostamento dell’asilo vi si continuò a celebrare Messa festiva fino al 1980. Al suo interno si trovano un piccolo presbiterio, un altare con tribuna in legno con vari affreschi rappresentanti alcuni Santi, tra cui San Giuseppe Benedetto Cottolengo, ed a lato una sacrestia con in vista il campanile a vela.

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