CUNEO - Sanità, Icardi: "Pare esclusa la possibilità di un Piano di rientro"

L'intervento dell'assessore regionale nella Quarta Commissione riunita per un parere consultivo sul Bilancio di previsione 2024-2026 (anche) sulla Sanità

Luigi Icardi

23/01/2024 09:05

Siamo ancora in attesa dei bilanci delle Asl relativi al quarto trimestre 2023, ma pare possa essere esclusa con ragionevole certezza la possibilità che la Regione venga sottoposta al Piano di rientro”. Lo ha annunciato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi alla quarta Commissione, presieduta da Alessandro Stecco, riunita per l’espressione del parere consultivo sul Bilancio di previsione finanziario 2024-2026 relativamente alle materie Sanità, Livelli essenziali di assistenza ed edilizia sanitaria.
 
Per quanto riguarda i fondi regionali - ha annunciato l’assessore - nel 2024 non è più stata inserita la quota a copertura del mutuo stipulato per il disavanzo sanitario 2000, essendo terminato il periodo di ammortamento per un valore di 17,7 milioni di euro. È prevista invece una quota regionale a garanzia della copertura del cofinanziamento statale per l’edilizia sanitaria ex articolo 20, pari a 8,3 milioni per il 2024 e 18,4 milioni annui per il biennio 2025 e 2026”.
 
Vengono confermati - ha aggiunto - fondi per il contrasto ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione e quelli per i percorsi di accesso allo screening e alla diagnosi prenatale e introduzione del Nipt test nell’Agenda di gravidanza, pari a 150 mila euro per il 2024 e 200.000 euro annui per il biennio 2025 e 2026”.
 
Per quanto riguarda i fondi statali, che verranno ripartiti tra le Regioni - ha spiegato - la quota indistinta vede un incremento nazionale di 3 miliardi di euro per il 2024 e di 4,2 miliardi per l’anno successivo: il Governo ha fatto il massimo sforzo, ma forse non sarà sufficiente a finanziare adeguatamente il Sistema sanitario, che negli ultimi due anni ha visto incrementare i costi delle materie prime e dell’energia”.
 
Sono intervenuti, per richieste di chiarimenti, Domenico Rossi (Pd), Sean Sacco (M5s), Francesca Frediani (Misto-Up) e Carlo Riva Vercellotti (Fdi).
 

c.s.

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